Ucraini e curdi uniti dalla paura dell'abbandono
C’è un sottile filo rosso che unisce Kiev a Qamishli: la pressante preoccupazione di venire abbandonati da Trump. «No impegno Usa in Ucraina» e «la Siria non ci riguarda», dice questi. Così, due partner molto diversi tra loro dell’alleanza occidentale paventano di essere traditi dall’isolazionismo del prossimo presidente repubblicano. Il loro rapporto con gli Stati Uniti è di natura differente. L’Ucraina è un attore statuale: la sua guerra con la Russia segue le dinamiche dei conflitti tra eserciti regolari. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Il futuro presidente degli Stati Uniti lo ha discusso a Parigi una settimana fa, quando ha incontrato Macron e Zelensky, e ora conosciamo alcuni dettagli di quelle discussioni. In sostanza Trump non vuole un’Ucraina debole ed esposta a nuove aggressioni russe in futuro, però rifiuta di impegnare l’America e la Nato nella sua difesa: saranno gli europei a doverlo fare, anche inviando soldati sul territorio ucraino a garantire la sicurezza di quel paese dopo un armistizio. (Corriere della Sera)
David Thorne, ambasciatore americano in Italia durante l’amministrazione Obama, fa questa previsione: "Putin rifiuterà il piano di pace di Trump per l’Ucraina. La premier Meloni dovrà ovviamente stabilire buone relazioni con il nuovo capo de… (la Repubblica)
Mosca ha rivendicato le conquista di due villaggi che avvicinano ulteriormente a Pokrovsk, città chiave per la logistica dell'esercito ucraino. Kiev continua a resistere con ogni mezzo a disposizione ma la superiorità di uomini e mezzi del nemico si conferma schiacciante: secondo Volodymyr Zelensky, solo nell'ultima settimana sul suo Paese sono piovuti oltre cento missili e seicento bombe. (La Stampa)
Trump ha fatto comprendere che la sua logica transnazionale verrà applicata anche al conflitto ucraino, così da parte del Cremlino ci si attende una certa pressione. Di Harris si temevano gli eccessi oltranzisti, allo stesso tempo nella percezione russa è chiaro il ricordo degli inizi della prima presidenza Trump nei confronti di Mosca. (Il Fatto Quotidiano)
Dopo la sospensione da parte della Francia del processo di approvazione del Trattato sulla Comunità europea della difesa (CED) il 30 agosto del 1954, il compito di garantire la sicurezza del nostro continente venne sub-appaltato agli Stati Uniti attraverso la loro leadership (militare e tecnologica) della NATO. (Il Sole 24 ORE)
Un po’ per pigrizia e un po’ fidandoci dei suoi comizi, in molti abbiamo creduto che Donald Trump non avrebbe perso un attimo a scaricare l’Ucraina, regalando ai russi l’intera Europa smidollata e corrotta, perché lui ci detesta e noi lo sappiamo. (L'HuffPost)