Riarmo e Consiglio Europeo: Meloni cerca l’unità interna

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INTERNO

Il Consiglio Europeo in programma giovedì e venerdì prossimi si annuncia come un banco di prova cruciale per la politica estera italiana, con il tema del riarmo al centro del dibattito. Giorgia Meloni, nel tentativo di compattare la maggioranza, si trova a dover bilanciare le esigenze degli alleati di governo con la necessità di mantenere una posizione coerente rispetto a quanto già espresso a Bruxelles durante il recente summit informale. La premier, che martedì interverrà in Senato per le comunicazioni in vista del vertice Ue, punta a far approvare una risoluzione che certifichi l’unità della maggioranza su temi delicati come il sostegno all’Ucraina, le relazioni transatlantiche e gli investimenti nella difesa.

La strategia di Meloni si concentra sul rafforzamento del ponte tra Europa e Stati Uniti, un asse che la premier considera fondamentale per affrontare le sfide geopolitiche attuali. Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli. All’interno della maggioranza, infatti, permangono divergenze sulle modalità di approccio alla questione ucraina e sulle spese militari, con alcuni alleati che temono un eccessivo allineamento alle posizioni di Washington. Parallelamente, l’opposizione, in particolare il Partito Democratico, sta lavorando per presentare una risoluzione alternativa, cercando di capitalizzare le divisioni interne alla coalizione di governo.

Martedì 18 marzo, giorno in cui si terrà l’assemblea al Nazareno, sarà cruciale per definire i contorni della posizione italiana. Meloni dovrà convincere i suoi a sostenere un testo che, oltre a ribadire il sostegno a Kiev, dovrà affrontare la spinosa questione dell’invio di truppe francesi e britanniche verso l’Est Europa, una volta raggiunta una tregua tra Russia e Ucraina. La premier, che sta limando il suo intervento e la risoluzione di maggioranza, punta a evitare passi indietro rispetto alle posizioni già espresse a Bruxelles, cercando al contempo di non scontentare gli alleati.

Il dibattito interno, che si svolge tra Palazzo Chigi e il Nazareno, riflette le tensioni di un governo chiamato a navigare in acque sempre più agitate. La questione del riarmo, infatti, non è solo una sfida politica ma anche economica, con implicazioni significative per il bilancio nazionale. La posizione dell’Italia, che dovrà essere formalizzata nelle prossime ore, avrà ripercussioni non solo sul piano europeo ma anche in ambito transatlantico, dove Meloni intende mantenere un ruolo di mediazione tra le due sponde dell’oceano.