Australian Open, Murray pronto agli sfoghi di Djokovic: "Nessun problema"

L'allenatore del serbo, conosciuto per il suo carattere focoso in campo e la tendenza a scaricare lo stress inveendo contro lo staff, proprio come il serbo, dice di non avere nessun problema se questo si verificherà tra loro: "Non voglio che Nole reprima sue emozioni". Promette scintille il nuovo rapporto di collaborazione tra Andy Murray, nelle vesti di allenatore, e Novak Djokovic in vista del via della stagione vera e propria del tennis con gli Australian Open (Diretta)

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Il britannico, ex grande rivale del serbo e suo nuovo coach in questo prima Slam del 2025, è sbarcato in Australia al fianco di Djokovic e con lui ha iniziato a svolgere il lavoro per provare a conquistare a Melbourne il suo 11° titolo in carriera agli Australian Open (SuperTennis)

In una chiacchierata con alcuni giornalisti a Melbourne, lo scozzese parla del suo nuovo ruolo di coach di Djokovic e svela alcuni simpatici retroscena Rivali per quasi un ventennio, e ora dalla stessa parte della rete. (TennisItaliano.it)

La “strana coppia” è pronta al debutto. L’ultima, la semifinale dello scorso anno contro Jannik Sinner, è proprio quella che spera di lasciarsi alle spalle quando il 12 gennaio inizierà la caccia per lui all’undicesima Norman Brookes Challenge Cup (il primo successo risale al 2008). (Tiscali)

Zverev: "Cosa ho pensato quando ho visto Murray insieme a Djokovic? Oh me**a"

Zverev: "Cosa ho pensato quando ho visto Murray insieme a Djokovic? Oh mea" (Eurosport IT)

A maggio compirà 38 anni, inizia ora la prima stagio… “Rompere con gli schemi del passato”: è la più importante delle 11 tattiche che Rob Brezsny, il famoso astrologo americano, consiglia per il 2025 ai nati sotto il segno dei Gemelli (e poi, siamo a posto: “Visualizza te stesso mentre raggiungi un obiettivo che avresti ritenuto impossibile un anno fa”). (la Repubblica)

Dice Andy Murray che non è un problema se Novak Djokovic gli si dovesse rivoltare contro, mentre gioca. C’è passato pure lui, figurarsi. Nella sua prima intervista dopo la sua nomina a coach del più vincente tennista di sempre (nonché ex rivale), Murray ha detto ai giornalisti che è meglio liberare le emozioni piuttosto che reprimerle. (IlNapolista)