Pirateria audiovisiva, il 39% degli italiani ha commesso almeno un atto di pirateria nel 2023

È quanto emerge dall'indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia nel 2023 fatta da Ipsos per conto di Fapav-Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Si stima una perdita di fatturato per l'economia italiana pari a circa 2 miliardi di euro. A rischio 821 milioni di pil e 11mila posti di lavoro Il 39% degli adulti italiani ha commesso nel 2023 almeno un atto di pirateria fruendo illecitamente di film, serie/fiction, programmi o sport live. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Pirateria audiovisiva, Rutelli: "Ogni clic brucia posti di lavoro ed economia" (Il Mattino di Padova)

Under 35, laureato, maschio, del Sud. A discapito delle aspettative, i pirati di contenuti audiovisivi sono più concentrati tra gli under 35, sono prevalentemente occupati, possiedono un livello di istruzione più alto rispetto alla popolazione italiana (22% di laureati), sono geograficamente più concentrati nel sud del paese e nelle isole e vi è leggera prevalenza degli uomini rispetto alle donne. (L'HuffPost)

Calano lievemente sia la platea dei pirati sia il numero totale degli atti illeciti ma il danno economico potenziale per le industrie dei contenuti e per il Sistema Paese rimane grave. (Sky Sport)

"Lo studio dell'anno scorso ci fa capire che qualcosa sta cambiando: l'entrata in vigore della legge anti-pirateria ha messo l'Italia al primo posto a livello mondiale perche' introduce il tema del blocco tempestivo dei siti pirata per gli eventi sportivi live. (Il Mattino di Padova)

Cala la pirateria sul calcio e sulle serie TV, tra i contenuti più piratati troviamo i film. (DDay.it)

Nel 2023, la pirateria audiovisiva ha causato una perdita di fatturato di circa 2 miliardi di euro per l'economia italiana, con un impatto sul PIL di 821 milioni di euro e una riduzione di 11.200 posti di lavoro. (Borsa Italiana)