Cosa si dice in Germania del vertice Trump-Meloni
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Cosa si dice in Germania del vertice Trump-Meloni Capita di rado che la stampa tedesca segua con attenzione le visite all’estero di un capo del governo italiano, anche quando queste si svolgono in Germania. A Berlino il ruolo dell’Italia sullo scenario internazionale viene spesso percepito come relativo. Diverso è stato il caso della visita di Giorgia Meloni a Washington, dove ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel pieno della disputa commerciale. (Startmag)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Atteso e temuto per l'imprevedibilità dello "show-man" a capo della prima potenza mondiale. Sull'aereo di ritorno da Washington, nella notte di venerdì, Giorgia Meloni ha avuto modo di tracciare un bilancio a caldo del faccia a faccia con Donald Trump (Il Messaggero)
Per capire se la visita della Meloni a Trump sia andata bene, o benino, o male, bisognerebbe sapere cosa ci sia andata a fare. Ma nessuno lo sa perché lei non l’ha detto. A occhio, l’unico successo è che Trump, diversamente da quanto aveva fatto con Zelensky e Netanyahu, non l’ha menata. (Il Fatto Quotidiano)
ROMA. E non solo tra Donald Trump e Ursula von der Leyen ma, nelle intenzioni del governo, «allargato ai leader» degli Stati europei. (La Stampa)
Se non suonasse poco “patriottico”, in un’epoca buia che riaffida ai confini la salvezza dei popoli, verrebbe in mente Talleyrand: “Pas trop de zèle”. C’è davvero “troppo zelo”, nella celebrazione estatica che la corte dei miracoli meloniani dedica all’incontro tra la Sorella d’Italia e l’Amico Amerikano. (la Repubblica)
Sono in errore i commentatori dell'incontro tra la premier Meloni e il presidente Usa Trump che ritengono poco vantaggiosa la promessa italiana di aumentare gli acquisti di gas e armamenti dagli Usa, ma soprattutto quella di investire 10 miliardi di euro negli States. (il Giornale)
Ma di concreto cosa è uscito dall’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Giorgia Meloni? Con accenti diversi, molti autorevoli giornali stranieri, dall’inglese Guardian, al francese Le Monde, allo spagnolo El Pais ieri si sono posti questa domanda (che potrebbe riguardare anche il successivo appuntamento romano con il vicepresidente americano Vance e i due italiani Tajani e Salvini). (La Stampa)
