Tregua in Libano, il ‘no’ di Netanyahu

Botta e risposta tra Israele e paesi occidentali sulla proposta di una sospensione temporanea delle ostilità con Hezbollah. Questa mattina il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha opposto un secco rifiuto alla proposta avanzata da Stati Uniti e Francia e sottoscritta da diversi paesi europei e arabi per un cessate il fuoco di 21 giorni volto a scongiurare il rischio di un’escalation che potrebbe precipitare l’intero Medio Oriente in guerra. (ISPI)

Ne parlano anche altri giornali

Nessun passo indietro, nessuna ipotesi di cessate il fuoco: gli scontri tra Israele ed Hezbollah continuano. Questo pomeriggio un attacco aereo ha preso di mira un importante leader di Hezbollah nella periferia sud di Beirut. (il Giornale)

Il Ministro dell'Istruzione e dell'Istruzione superiore ha annunciato il rinvio del nuovo anno scolastico al 14 ottobre 2024. (UNICEF Italia)

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato all'esercito israeliano di continuare a combattere "a tutta forza" contro Hezbollah, aggiungendo che i combattimenti continueranno anche a Gaza finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi della guerra. (Italia Oggi)

Da stamattina sono stati lanciati 57 razzi sul Libano. L'esercito israeliano ha annunciato di aver compiuto attacchi mirati alla periferia meridionale di Beirut. (ilmessaggero.it)

Mentre scrivo, le sirene di allarme suonano in diversi punti del nord di Israele mentre vari missili raggiungono la destinazione; il numero di morti e l’entità dei danni non sono ancora noti. Secondo la radio e la tivù, sembra sicuro che nelle prossime ore si possa concludere un accordo di cessate il fuoco. (il manifesto)

Unica nazione araba con una forte componente cristiana, il Libano ha all’interno almeno 18 comunità religiose riconosciute dallo Stato. (Inside Over)