Cartabellotta: l’Italia invecchia e il Sistema Sanitario è in affanno
Se prima della pandemia la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) era tema di dibattito solo tra gli addetti ai lavori, oggi condiziona 60 milioni di persone e mette a rischio il diritto costituzionale alla tutela della salute, in particolare per le fasce socio-economiche più deboli, gli anziani e i fragili, per chi vive nel Mezzogiorno e nelle aree interne e disagiate. Infatti, numerosi problemi affliggono la vita quotidiana delle persone: interminabili tempi di attesa, pronto soccorso sovraffollati, difficoltà a trovare un medico di famiglia vicino casa, migrazione sanitaria, aumento della spesa privata e impoverimento delle famiglie, fino alla rinuncia alle cure. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
"Chiediamo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di istituire un Consiglio di salute pubblica per salvare il Servizio Sanitario Nazionale, che sta perdendo il suo carattere universalistico e, senza lo stanziamento di risorse adeguate, la crisi diventera' sempre piu' strutturale. (Ottopagine)
Emergenza sanità pubblica: nel 2023 quasi 2,5 milioni di persone in Italia hanno rinunciato alle cure per motivi economici Il 7° rapporto GIMBE sul Sistema Sanitario Nazionale, recentemente pubblicato, fotografa la situazione del nostro Paese sulle condizioni della sanità pubblica. (FNP Cisl)
l libro scritto insieme a Milena Gabanelli “Codice rosso” Simona Ravizza (rtl.it)
“Ci saranno sicuramente risorse, ma la suddivisione tra 2025 e 2026 è in corso. Appena avremo i dati li daremo”: parole e musica recentissime di Orazio Schillaci, che sulla Sanità nazionale da lui presieduta non era andato oltre questo. (AlessioPorcu.it)
“Sono un Cardiologo Intensivista della Azienda Ospedaliera di Perugia ed insegno all’Università. Ho fatto parte di numerose associazioni scientifiche Nazionali ed Internazionali lavorando anche come membro del direttivo scientifico. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
22 OTT Riproduzione riservata (Quotidiano Sanità)