Addio a Franco Cerri, jazzista "in ammollo"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

L’attore inglese sembrava il favorito ma poi la spuntò Cerri diventando per tutti, «l'uomo in ammollo».

«Le sette note e le tre chitarre salutano con tanto affetto Franco Cerri, grande musicista e grande uomo.

Tanti gli artisti italiani che hanno voluto salutarlo

A partire dagli anni '50 Cerri iniziò a viaggiare per tutt'Europa con il suo primo Franco Cerri Quintet, arrivando anche a esibirsi al Licoln Center di New York nel '66. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel 1975 Cerri e Sellani avevano anche condotto assieme la trasmissione “Angeli e cornacchie”, tre puntate dirette dal noto regista televisivo Enzo Trapani Con Sellani condusse pure "Angeli e cornacchie". (Senigallia Notizie)

Sei nelle sue mani, mentre con le tue le arpeggi l’orgoglio, e cerchi di ingraziartela con il balletto illusionistico delle dita”. In Italia nessun altro musicista può vantare una carriera altrettanto lunga e prestigiosa quanto quella di Cerri, considerato uno dei pilastri del jazz italiano. (Tempo Stretto)

Un linguaggio espressivo riconoscibile al volo, l’entusiasmo rimasto intatto negli anni e la voglia di inseguire sempre nuovi progetti caratterizzavano la personalità di Franco Cerri, scomparso lunedì a Milano, la sua città natale, all’età di 95 anni. (Corriere Milano)

Ai più era noto anche come il famoso “uomo in ammollo” di una vecchia pubblicità televisiva. “Abbiamo suonato insieme per mezzo secolo – racconta Intra – abitando insieme questo mondo del suono cui mancherà un ottimo docente di chitarra, perché Franco riusciva a cominciare tutta la sua esperienza e personalità d’uomo, era molto comunicativo, disponibile, educato, civile, umano, quelle belle doti che dovrebbero avere tutti quanti, era fortunato chi lo frequentava e quindi anche gli studenti” (Quotidiano del Sud)

È morto all'età di 95 Franco Cerri, chitarrista jazz tra i più affermati diventato famoso al grande pubblico per la pubblcità di un detersivo in cui faceva "l'uomo in ammollo". Insieme ad una carriera da solista e nei circuiti jazz ha poi collaborato anche con Mina e Roberto Vecchioni. (AGI - Agenzia Italia)

Incontrò poi Django Reinhardt, con cui suonò in trio, mentre nel 1950 dall’incontro con il sassofonista Flavio Ambrosetti nacque il primo Franco Cerri Quintet. «Purtroppo - aggiunge Dodi Battaglia - se ne è andato Franco Cerri, uno dei più grandi. (L'Arena)