Padiglione Italia di Aldo Grasso | Nomine Rai, la poltrona che non scotta
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A una prima lettura, il gran rifiuto di Elly Schlein di partecipare alle spartizioni del Cda della Rai può sembrare un gesto «nobile e bello», un’ingenuità però che il cinismo della politica non contempla più. Peggio di così per la sinistra non poteva finire, lo psicodramma è totale, del «campo largo» restano solo meschini risentimenti personali. Poi, a una Rai affrancata dai partiti e «prima industria culturale del Paese» non crede più nessuno; è un posto di potere e questo è il turno di Meloni. (Corriere della Sera)
Su altri media
È il tentativo di tradurre in parole l’ostinazione con cui Elly Schlein prova a tenersi alla larga dalla rissa tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi, che complica la vita ad Andrea Orlando in Liguria. Sarà pur vero che da… (la Repubblica)
A volte mi chiedo se il campo largo lo sia abbastanza da contenere tutta la democrazia di cui sento un gran parlare. Anni fa, il Pd insultava M5S, eletti ed elettori tot court, con la ripetitiva e banale parola “click”. (Il Fatto Quotidiano)
E il Pd? Non ha fatto poi un granché per impedire il veto del M5S nei confronti di Italia viva. Conte non ne ha mai fatto un mistero. (Corriere della Sera)
“Non si può andare avanti a colpi di ipocrisia, ci sono dei problemi col Pd. Renzi? Con lui non possiamo fare politica”. (Il Fatto Quotidiano)
Di quel dettaglio che si chiama collocazione internazionale (Trump o Harris, armi o fiori nei cannoni a Kiev per la gioia di Putin) neanche a parlarne, compresa l’Europa (Ursula sì, Ursula no). (La Stampa)
La battuta rimbalza tra il Transatlantico di Montecitorio e il salone Garibaldi di Palazzo Madama. E non sembra essere solo una frase gettata al vento. (Tiscali Notizie)