Tagli ai fondi degli atenei, a rischio ricerca, servizi e piano assunzioni
L’aumento delle tasse agli studenti è «l’ultima ratio». Prima ancora, per far fronte ai tagli arrivati dal Ministero, toccherà a servizi, didattica, ricerca. È un binario stretto quello in cui si muovono le università, ora allo studio di un modo per sopperire alle minori entrate. Una sforbiciata, messa nero su bianco in questi giorni, che riguarda il fondo di finanziamento ordinario in cui ricado… (La Repubblica Firenze.it)
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"Purtroppo il taglio al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) per il 2024 ha colpito duramente tutto il sistema universitario nazionale, inclusi gli atenei marchigiani: una notizia, questa, che non ci ha colto di sorpresa in quanto era già nell’aria e conferma le difficoltà che già si percepivano nei mesi scorsi". (il Resto del Carlino)
In base ai dati, nonostante il taglio a livello nazionale di 170 milioni circa rispetto al 2023, l'Università di Foggia registra risultati di eccellenza nella distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario confermando, con l'assegnazione di una quota pari a 57.150.381 di euro, il trend positivo che si consolida negli anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
183 Letture Cronaca Il Governo taglia i fondi alle università marchigiane I sindacati: "cosa farà la Regione per difendere il nostro sistema universitario?" (Senigallia Notizie)
"E’ di queste ore – aveva detto dalle nostre colonne Zucchi in un’intervista rilasciata domenica scorsa – la notizia di ulteriori mancati finanziamenti alla formazione e alla sanità. I mancati finanziamenti alle Università continuano a preoccupare i rettori toscani. (LA NAZIONE)
Quasi 21 milioni di euro in meno per le Università della Campania. L’unica a mantenere invariato il suo budget è stata l’Università Parthenope, in compagnia di altri cinque atenei (Ferrara, Foggia, Modena-Reggio Emilia, Padova e Tuscia) ma per le altre campane la riduzione graverà sui bilanci delle istituzioni accademiche. (ilmattino.it)
Non è tanto sorpreso dal calo del finanziamento in sé, che era già nell’aria, quanto dall’entità. Già a luglio, infatti, nell’ambito della Crui (la Conferenza dei rettori delle università italiane), si parlava di una decurtazione complessiva, per tutti gli atenei, di circa 500 milioni. (il Resto del Carlino)