Nuovi raid su Gaza, perché Israele ha rotto la tregua e quali saranno le conseguenze
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Una tregua fragile durata poco più di due mesi e finita con raid multipli nel nord di Gaza, Gaza City, Deir al-Balah, Khan Younis e Rafah. Tornano a piovere le bombe su Gaza interrompendo la relativa calma del Ramadan e causando - la fonte sono le autorità sanitarie di Gaza controllate da Hamas - più di 200 morti. Un bilancio provvisorio che - avverte l'Afp - si basa sui registri di sette ospedali e non include i corpi trasportati in altri centri sanitari più piccoli. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro. (UNICEF Italia)
Centinaia le vittime. «I negoziati con Hamas avverranno solo sotto il fuoco» ha poi sottolineato il premier dello Stato ebraico. (Corriere TV)
«Questi poveretti non hanno pace». Commenta così la ripresa dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza Giorgi Monti, coordinatore medico della missione di Emergency nell’area. (Vita)
Servizio di Massimiliano Cochi Finita la tregua a Gaza. Onu: inorriditi da attacchi di Israele (TV2000)
Nella notte tra il 17 e il 18 marzo infranto il cessate il fuoco: si rompe la tregua che durava da circa due mesi. Israele ha colpito decine di obiettivi a Gaza, tra cui comandanti e operativi di Hamas, tunnel e depositi di armi. (Corriere TV)
I parenti degli ostaggi israeliani a Gaza hanno affermato che la decisione di tornare a combattere potrebbe "sacrificare" i loro cari, dopo che l'esercito ha effettuato un'ondata di attacchi aerei nel territorio palestinese. (Tiscali Notizie)