Che spettacolo l'aurora boreale sul lago di Garda

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Big Tech sotto accusa

Uno spettacolo raro e bellissimo, quello cui si è potuto assistere la scorsa notte anche in alcune zone del Trentino: l'aurora boreale. In queste meravigliose immagini scattate da Mattia Bonavida, una serie di vedute dell'aurora boreale sul Garda trentino, favorite dal cielo limpido, poche ore dopo il transito di una forte perturbazione. Ieri, giovedì 10 ottobre, l’aurora boreale è tornata a interessare tutta l’Italia settentrionale e parte del centro, dal Trentino Alto Adige al Veneto, dal Piemonte alla Liguria. (l'Adige)

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"In data 8 ottobre, la macchia solare AR 3848 ha generato un brillamento solare di classe X 1.8, un evento caratterizzato da una violenta esplosione di materia. Questo brillamento ha causato blackout radio nelle aree del nostro pianeta esposte al Sole in quel momento. (IVG.it)

Fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024: Valmalenco (SO), Lombardia. (Geopop)

Come aveva previsto lo Space Weather Prediction Center del NOAA, lo spettacolare fenomeno, visibile solitamente nelle regioni polari, ha fatto la sua apparizione ad altre latitudini a causa della forte intensità della tempesta magnetica di classe G4 (su una scala di intensità che va da G1 a G5). (IL TELEGRAFO Livorno)

L’aurora boreale incanta l’Italia, col naso all’insù dal Piemonte fino alla Puglia

Come nello scorso maggio, il fenomeno atmosferico, tipico delle latitudini estreme, potrà manifestarsi anche in Piemonte. Da Torino a Novara passando per Vercelli e arrivando a Superga la scorsa notte si è potuta ammirare l'aurora boreale. (Corriere della Sera)

Godiamoceli tutti nella gallery qui sotto. Anche tre dei nostri lettori, Massimo Della Schiava, Stefano Mattii e Giuliano Silei, ci hanno gentilmente inviato i loro scatti da Panzano, Mercatale e Castellina in Chianti. (Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine)

I social sono stati inondati di immagini delle luci colorate nel cielo. Sulle regioni del Centro e ancora più giù, il fenomeno non è stato visibile ad occhio nudo, ma solo con cellulari o macchine fotografiche utilizzando la lunga esposizione. (la Repubblica)