Quale sarà il futuro dei cristiani in Libano?

Quale sarà il futuro dei cristiani in Libano? Nel Medio Oriente a pezzi sta crollando anche il modello libanese di uno Stato multiconfessionale che tiene insieme sunniti, sciiti e cristiani. Proprio i cristiani sembrano rassegnati al ghetto. L'approfondimento di Riccardo Cristiano tratto dalla newsletter Appunti di Stefano Feltri. Cosa vuol dire essere un cristiano libanese oggi? Una risposta, che interpreta una precisa visione presente tra i cristiani, quella cosmopolita, l’ha data l’ex ministro Tareq Mitri, accademico di chiara fama, mai vicino a Hezbollah, che in un’intervista al principale giornale francofono nazionale ha detto: “La priorità oggi è dire che la guerra è a tutti in Libano”. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo Banchi Yimer, fondatrice della Ong Egna Legna Besidet, molti migranti si sono rifugiati in chiese o da parenti per fuggire agli attacchi, ma la situazione è particolarmente critica per i lavoratori domestici etiopi, che sono stati spesso abbandonati dai loro datori di lavoro, alcuni fuggiti dal Paese. (Rivista Africa)

Città del Vaticano In Libano è sempre più drammatica la condizione delle popolazioni sfollate per i bombardamenti e in generale per tutti i civili. In questa cornice si complica anche lo svolgimento dell’assistenza sanitaria e sociale fornita dalle realtà cristiane. (Vatican News - Italiano)

È arrivato ieri mattina, con un convoglio scortato dall’esercito libanese, e grazie alla copertura di Unifil. BEIRUT — Aspettavano tutti il carburante a Rmeich. (la Repubblica)

Migranti bloccati in Libano

Crosetto ha ragione quando dice che il Libano «ha una percentuale di profughi sulla popolazione che non ha nessun altro Paese al mondo». Ma a sostegno di questa dichiarazione ha aggiunto che i profughi in Libano sono «due milioni», mentre abbiamo appena visto che secondo l’Unhcr erano quasi 800 mila nel 2023 (nel 2014, anno del picco, i rifugiati in Libano Ai due milioni citati da Crosetto si arriva sommando più numeri. (Pagella Politica)

L’impegno delle famiglie Secondo una nota della Fondazione di diritto pontificio, i bombardamenti israeliani stanno colpendo le zone strategiche presenti nel territorio della sua diocesi, in particolare la regione intorno a Baalbek, dove si ritiene ci siano basi di Hezbollah e dove sono villaggi dove vivono sia cristiani sia musulmani. (Vatican News - Italiano)

Sono alla disperata ricerca di cibo, riparo e protezione. Bloccati lì, in Libano, mentre piovono le bombe israeliane. Sono i migranti africani, per lo più provenienti da Etiopia e Sierra Leone, che senza il permesso dei rispettivi datori di lavoro non possono lasciare Beirut. (Italia Oggi)