Siria, accordo tra le nuove autorità e i ribelli: sciolti tutti i gruppi armati, saranno integrati nelle forze di sicurezza
Ahmed al-Sharaa, meglio conosciuto come Abu Mohammad al-Jolani, sta cercando in tutti i modi di riciclarsi da leader terrorista a grande mediatore dopo la caduta del regime siriano di Bashar al-Assad. Dopo aver ricevuto le delegazioni delle varie confessioni locali, ultima quella drusa libanese guidata da Walid Jumblatt, affermando che il suo Paese non eserciterà più “un’influenza negativa” oltreconfine, adesso si impegna per lo smantellamento delle decine di gruppi armati che hanno preso parte al rovesciamento del regime. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
L'influenza della Turchia sulla Siria post-Assad si fa sentire. (Inside Over)
Il primo ministro siriano, Mohammed al-Bashir, aveva dichiarato la scorsa settimana che il ministero sarebbe stato ristruttu… (la Repubblica)
Il capo dei ribelli siriani al Jolani prosegue nella sua opera di modellamento di un'immagine moderata, simboleggiata anche dal completo con giacca e cravatta indossato ieri per incontrare a Damasco il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. (Il Sole 24 ORE)
A ripetere parole rassicuranti su come gli ex qaedisti intendono guidare la Siria nei prossimi mesi non è solo il leader dei miliziani, che ha abbandonato il suo nome di guerra Mohammad al-Jolani per tornare a quello di Ahmad al Aharaa, ma anche i suoi più stretti collaboratori. (il Giornale)
Il leader della nuova Siria, Abu Mohammad Jolani, ha promesso di proteggere le minoranze nel Paese e, sottolineando il valore della coesistenza, assicura di essere già al lavoro. (L'HuffPost)
Non a caso, le foto pubblicate dall'agenzia di stampa statale Sana che immortalano Al Jolani circondato dai capi di varie fazioni armate, vede come convitati di pietra proprio i rappresentanti delle forze guidate dai curdi. (il Giornale)