Il braccio di ferro di Bruxelles con i colossi Usa del web: «Rispettate le nostre regole»

BRUXELLES Il fortino Europa resiste, ma il (secondo) ciclone Trump mette alle strette “l’effetto Bruxelles”. Cioè la pratica per cui le grandi aziende globali finiscono per conformarsi agli standard fissati dall’Unione europea anche al di fuori di essa, perlopiù seguendo logiche di mercato. Adesso, ben che andrà, il rispetto delle regole non si allontanerà dal territorio del Vecchio continente. La decisione di Meta di sospendere, «a cominciare dagli Stati Uniti», le pratiche di moderazione dei contenuti online su Facebook, Instagram e Threads in nome della «libertà d’espressione» è vista, nei palazzi Ue, come la conferma della turbo-deregulation in arrivo con il ritorno del tycoon alla Casa Bianca, per di più affiancato stavolta dal patron di X Elon Musk. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre fonti

Addio fact-checking su Facebook e Instagram. Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg in quello che a media e analisti appare l'ennesimo inchino a Donald Trump e al nuovo clima ideologico della destra, che privilegia l'assoluta libertà di espressione sulla lotta contro la disinformazione e l'odio in rete. (ilgazzettino.it)

Mark Zuckerberg apre a Donald Trump. (ilmessaggero.it)

Meta è dalla parte di Trump e Musk: il sistema di fact-checking di terze parti sostituito con le “Community Notes” simili a quelle di X. Ora saranno gli utenti a moderare i contenuti. Questo potrebbe diminuire l'eccessiva censura di cui è stata spesso accusata Meta, ma potrebbe anche favorire la disinformazione. (Geopop)

Zuckerberg indossa un orologio da 900.000 dollari per annunciare la fine del fact check di Meta

“Vogliamo farlo attraverso i racconti di uomini e donne che hanno saputo esplorare la vita in tante forme diventando fonte d’ispirazione”, dichiara Gianluca Mazzitelli, amministratore delegato e editore incaricato di Adriano Salani. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Meta smantellerà il reparto aziendale incaricato di impedire la diffusione di notizie false sulle piattaforme. Anche Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e amministratore delegato di Meta, sale sul carro di Donald Trump e Elon Musk. (il manifesto)

Mark Zuckerberg ha annunciato martedì sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle piattaforme Meta negli Usa: l’addio al fact-checking su Facebook e Instagram. Per l’occasione il 40enne ha indossato un costoso orologio svizzero del valore di circa 900.000 dollari. (Corriere TV)