NPL, lo scenario europeo: l’Italia batte Francia e Germania
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Nel primo semestre del 2024, lo stock europeo di Npe (Non performing exposure) è salito a 373 miliardi di euro facendo registrare un aumento di 16 miliardi di euro rispetto al quantitativo registrato all’inizio del 2023. La variazione positiva degli stock di Npe a livello di area UE è da attribuirsi principalmente all’incremento del deteriorato nelle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (QuiFinanza)
Su altre fonti
Karen Giacomello, CEO di CreditNews, ha intervistato l’Amministratore delegato di Banca Ifis Frederik Geertman, chiedendogli un commento sulla direttiva NPL e su come impatterà sul mercato. (Creditnews.it)
Si tratta di una situazione che si è generata principalmente per via degli aumenti del deteriorato registrati nel periodo dalle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (GLI STATI GENERALI)
Se lo stock di Npl (crediti problematici) delle banche europee segna un balzo a 373 miliardi - con un incremento (16 miliardi) determinato soprattutto dai dati forniti da Germania e Francia - il nostro Paese è in controtendenza e migliora ulteriormente: nel primo semestre 2024 la giacenza di crediti deteriorati delle banche italiane registra un calo di 5,1 miliardi, come emerge dal rapporto presentato ieri da Banca Ifis a Cernobbio all'Npl Meeting, quest'anno intitolato «Step Forward». (il Giornale)
Un rapporto di Banca Ifis evidenzia come salgano i crediti deteriorati delle banche in Europa. L'Italia, però, è in controtendenza. (LA NOTIZIA)
Nel primo semestre del 2024, lo stock complessivo di Non performing exposures (Npe) delle banche europee significative è aumentato di 16 miliardi di euro, passando dai 357 miliardi di euro del marzo 2023 ai 373 miliardi di euro del giugno 2024. (Creditnews.it)
Nel primo semestre del 2024, lo stock complessivo di Non performing exposures (Npe) delle banche europee significative è aumentato di 16 miliardi di euro, passando dai 357 miliardi di euro del marzo 2023 ai 373 miliardi di euro del giugno 2024. (Financecommunity)