Riciclaggio, 39enne crotonese fa scena muta davanti al Gip

Omar Mohamed , da ieri in carcere nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Bologna, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio davanti al Gip Domenico Truppa. Difeso dall’avvocato Matteo Murgo, Mohamed, 39 anni, originario di Crotone , è accusato a vario titolo di diversi reati in un’indagine sul riciclaggio dei proventi della criminalità organizzata in città gestendo alcuni locali di ristorazione. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Ne parlano anche altri media

"Ho appreso stamattina (ieri; ndr) dai giornali locali di essere indagato insieme a persone che non conosco e su fatti di cui sono completamente estraneo. A parlare è Filippo Vernassa, direttore artistico del Teatro Celebrazioni e dell’Europauditorium. (il Resto del Carlino)

Relazioni e amicizie con alcuni pregiudicati e con consorterie criminali di stampo camorristico e ‘ndranghetistico, atteggiamenti di usura ed estorsione, sfruttamento della prostituzione. Di questo e non solo avrebbe dovuto cominciare a rispondere ma alle domande del giudice si è avvalso della facoltà di non farlo. (Corriere della Sera)

Omar Mohamed, trentanovenne originario di Crotone e da tempo residente in città, è l’uomo chiave finito al centro dell’operazione della Guardia di Finanza coordinata dalla Dda con il pm Flavio Lazzarini. (il Resto del Carlino)

Matteo Lepore e le infiltrazioni della criminalità organizzata: «Pronti a espropriare il Dopolavoro ferroviario»

Minacciando e intimidendo, arrivando alla violenza fisica se necessario, è riuscito ad acquistare locali e quote societarie, sino a trasformare tre noti ristoranti del centro storico e … Un giovane imprenditore in Lamborghini che, un pezzetto alla volta e con l’aiuto di una schiera di collaboratori fidati, ampliava la sua sfera di influenza in città. (La Repubblica)

A Omar Mohamed piacevano occhiali e abiti eleganti, i tatuaggi e i posti più in, come quelli che aveva aperto in zone strategiche della città. Secondo il gip Domenico Truppa tutta la sua attività era tesa al «perseguimento, a qualsiasi costo, dell’ingiusto profitto». (Corriere della Sera)

Sindaco, l’ultima operazione della Dda e della Gdf ha evidenziato, ancora una volta, i legami che ci sono tra criminalità organizzata e ristorazione in città. Lei aveva sollevato più volte il tema, anche durante il dibattito sulla città «mangificio» aperto dal New York Times. (corrieredibologna.corriere.it)