Concordato preventivo col fisco nel caos: commercialisti in sciopero e software house in rivolta. ‘Impossibile dare le adesioni entro il 31’

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Si complica ulteriormente il cammino del concordato preventivo biennale tra fisco e partite Iva, su cui il governo conta per racimolare coperture per la manovra ma che finora raccoglie scarsissimo interesse da parte dei contribuenti. Quattro associazioni nazionali di commercialisti – Anc, Andoc, Fiddoc e Unico – hanno dichiarato sciopero dalla mezzanotte del 30 ottobre a quella del 7 novembre contro il rifiuto di concedere una proroga del termine del 31 ottobre 2024 per l’adesione. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

La chiusura del MEF alla proroga del concordato preventivo biennale mette in difficoltà gli addetti ai lavori. AssoSoftware torna a evidenziare la necessità di una proroga del concordato preventivo biennale. (Informazione Fiscale)

La notizia arriva il 15 ottobre, con il comunicato stampa diramato dalle Associazioni nazionali dei commercialisti ANC, ANDOC, FIDDOC, UNICO che annuncia l’astensione collettiva nazionale dalle ore 24 del 30 ottobre fino alle ore 24 del 7 novembre. (Informazione Fiscale)

Sarà sciopero e riguarderà l’invio dei modelli Redditi 2024. Linea dura dei sindacati dei commercialisti contro le richieste di proroga rimaste finora inascoltate della scadenza per l’adesione al concordato preventivo biennale (Cpb). (NT+ Fisco)

Concordato preventivo biennale, i commercialisti: 'Non chiediamo proroghe, ma il tempo necessario'

Il presidente dell'Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha inviato una nota al vice ministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, richiedendo la proroga della scadenza dell’adesione al concordato preventivo biennale, alla luce delle novità normative e dei tempi ristretti, nonché per le difficoltà che si stanno riscontrando per acquisire i dati per il ravvedimento speciale dal cassetto fiscale del contribuente. (Adnkronos)

Perché sì, dai e dai, a furia di evocarlo senza senso, il «pizzo di Stato» è arrivato davvero. Il mio commercialista. (La Stampa)

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