Futurismo, Mollicone stoppa Repubblica e Report: "Condivido gli indirizzi di Giuli, Russo è un noto gallerista" (video)

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Ancora pulci della sinistra, con la grancassa della stampa amica (Repubblica e Ranucci in prima linea con Report sul ministero della Cultura, ultima vittima delle ossessione delle opposizioni. Nel mirino finisce anche la mostra sul Futurismo in programma a dicembre alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma. A mettere le cose in chiaro ci pensa Federico Mollicone. presidente della commissione Cultura di Montecitorio (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il «nuovo caso Boccia al maschile»? Un’iperbole per bollare la vicenda sviluppatasi attorno alla maxi-mostra sul Futurismo in programma alla Galleria d’arte moderna di Roma. Perché, è il parallelo tracciato, anche in questo caso una collaborazione di peso col ministero della Cultura è stata stracciata sul più bello: quella col critico d’arte Alberto Dambruoso. (Open)

L’arte di Silvana Di Vora entra in uno studio fotografico e lo trasforma per due giorni in uno spazio dove l’artista racconta, attraverso diciannove opere, come lo scarto industriale possa divenire parte integrante della bellezza. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Report, lo storico dell'arte Benzi: "Sulla mostra sul Futurismo decise tutto Sangiuliano, neanche Mussolini agiva così" (La Stampa)

Ciò lo ha catapultato nell’occhio del ciclone delle polemiche che hanno investito organizzazione e concezione della mostra, con accuse di interesse privato e di favoritismi politici. La Galleria Russo, diretta da 40 anni da Fabrizio Russo, è una polarità nazionale della promozione dell’arte della prima metà del ’900, tra cui quella futurista. (Il giornale dell'Arte)

Il futurismo è stato la miccia del novecento artistico, il primo movimento che ha messo a soqquadro l’arte, da cui sono scaturite avanguardie e movimenti; il primo fenomeno globale perché ha coinvolto Milano e Parigi, Mosca e New York. (Torino Cronaca)

In mezzo, molte cose che fanno tremare di nuovo il ministero della Cultura, tra gli scricchiolii sui cocci della vicenda Boccia-Sangiuliano che ai primi di settembre aveva portato alle dimissioni dell’ex direttore del Tg2, sostituito … (Il Fatto Quotidiano)