Ucciso a Gaza Aziz Salha, l’uomo con le mani insanguinate del linciaggio di Ramallah: chi era

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Guerra tra Gaza e Israele

Protagonista di una delle immagini più cruente della storia, che lo ritrae mentre mostra alla folla le mani insanguinate dopo l'uccisione dei due riservisti dell'esercito israeliano nel 2000, Salha era stato condannato all'ergastolo e, nel 2011, scarcerato a seguito dell'accordo tra Hamas e il governo israeliano, che prevedeva la liberazione anche del soldato prigioniero Gilad Shalit ascolta articolo Aziz Salha, uno degli autori del linciaggio di Ramallah avvenuto nell'ottobre del 2000, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri giornali

Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani che erano entrati accidentalmente nella città controllata dall’Autorità nazionale palestinese. (Il Fatto Quotidiano)

Idf: “colpiti terroristi di Hamas che operavano da una scuola nel centro di Gaza” (Il Sole 24 ORE)

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Ucciso in raid a Gaza il “volto” del linciaggio di Ramallah

Aziz Salha, responsabile del linciaggio di due soldati israeliani, è stato ucciso nella Striscia di Gaza. È il 12 Ottobre del 2000, i territori sono in fiamme per la seconda intifada. La punizione finale vent’anni dopo. (Corriere della Sera)

Secondo fonti locali, in un attacco aereo israeliano a Deir al-Balah (striscia di Gaza centrale) è stato ucciso Abdel Aziz Salha, il terrorista palestinese tristemente famoso per la foto del 12 ottobre 2000 in cui mostrava entusiasta, dalla finestra della sede della polizia palestinese, le mani macchiate di sangue dopo aver partecipato al bestiale linciaggio(israele.net)

Ѐ stato ucciso in un raid israeliano a Deir el Balah, al centro della striscia di Gaza, Abdel Aziz Salha, responsabile di una delle pagine più famose del conflitto tra palestinesi ed israeliani, e la cui foto è divenuta una immagine iconica utilizzata ancora oggi da molti palestinesi. (La Stampa)