Traffico, Roma la 15esima città più congestionata al mondo: in auto perse 69 ore. Il primato a New York con 101 ore

Per il secondo anno consecutivo New York è l’area urbana più congestionata al mondo: nel 2023 un automobilista medio newyorchese ha perso 101 ore al volante a causa del traffico durante l’ora di punta nella città più popolosa degli Stati Uniti. È il numero più alto tra i 947 centri urbani analizzati, secondo Global Traffic Scorecard 2023 di Inrix , agenzia di analisi del traffico. Città del Messico passa dalla quarta alla seconda posizione nella graduatoria, seguita da Londra (scesa da seconda a terza), Parigi (dove pure la bicicletta ha superato l’auto come principale mezzo di trasporto in centro città, da quarta a terza) e Chicago (che resta quinta). (Il Sole 24 ORE)

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Lo rivela il rapporto “Inrix 2023 Global Traffic Scorecard”, che ogni anno analizza la viabilità di 947 aree urbane in tutt… Roma è Capitale delle lamiere, prima in Italia, terza in Europa e 15esima al mondo per ore perse nel traffico: ben 69 all’anno. (Repubblica Roma)

Questo è quanto emerge dal Global Traffic Scorecard 2023 di Inrix (dai aggiornati al primo trimestre 2024). La città più congestionata al mondo nel 2023? Al primo posto di questa particolarissima classifica troviamo New York (HDmotori)

In particolare i Carabinieri, a seguito di varie attività d’indagine svolte negli ultimi mesi, le quali hanno consentito di raccogliere elementi indiziari a carico dei giovani, risultati tutti coinvolti, a vario titolo, in più episodi di risse e danneggiamenti commessi nel Comune di Pomezia, hanno richiesto e ottenuto la misura di prevenzione, in forza della quale i destinatari hanno ricevuto il divieto di frequentare il perimetro del centro cittadino per un periodo che va da 1 a 3 anni, con l’obiettivo di salvaguardare l’Ordine e la Sicurezza pubblica. (Cronache Cittadine)

Lo rivela il Global Traffic Scorecard 2023 di Inrix, agenzia di analisi della mobilità che ha preso in esame 947 città di tutto il pianeta. Il 4% in meno rispetto al 2022, ma l’11% in più sul 2019 pre-Covid. (Quattroruote)