Medici a Bergamo, il paradosso: «Ora ne mancano, in futuro saranno più dei posti disponibili»

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Corriere Bergamo - Corriere della Sera SALUTE

Una sovrabbondanza di medici rispetto ai posti di lavoro effettivamente disponibili. Più che una previsione pare una chimera, alla luce di come oggi, ancora, manchino all’appello camici bianchi. Tuttavia, è un paradosso cui si potrebbe incorrere nell’arco di pochi anni, complice una programmazione che poco razionalmente avrebbe tenuto conto dell’effetto combinato di un buco generazionale, dovuto ai progressivi pensionamenti, e degli imbuti formativi: «C’è stato un comportamento assurdo delle autorità programmatorie», riflette Guido Marinoni, presidente uscente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Bergamo, che si ripresenterà nella tornata elettorale per il rinnovo delle cariche istituzionali per il mandato 2025-2028. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Su altre testate

C’è qualcosa di stonato e pericoloso nelle scelte postlaurea dei nostri medici. Anche l'ultimo concorso di qualche mese fa per l'accesso ai contratti di specializzazione, banditi sul territorio nazionale e nelle aree regionali, ha fornito, infatti, qualora ve ne fosse ancora bisogno, alcun modo di cosa voglia dire il vivere sociale: per lui esiste solo la sua immanente esigenza, l’insofferenza per qualsiasi disciplina, la sua profonda ed incurante aggressività. (ROMA on line)

Quasi 4 milioni di spesa per coprire le lacune negli organici affidandosi alle cooperative esterne: lo stato di salute del sistema sanitario non è dei migliori e Rovigo non fa eccezione. (La Voce di Rovigo)

Refrain che riassume, con una buona dose di amarezza, il "clima" tra i camici. Il refrain rimbalza tra le sale dell’hub in stile ER. (LA NAZIONE)

Tutte specialità queste dove i posti assegnati per diventare medico attraverso il corso di specializzazione sono andati deserti in almeno metà dei casi. Così dicono i dati definitivi delle immatricolazioni per assegnare i 15.256 contratti di specializzazione messi a bando e che non sono stati coperti nel 25% dei casi, con punte massime che arrivano al 50% per il corso di chirurgia generale o toracica, il 70% per la medicina d'emergenza (quella del pronto soccorso) fino agli estremi dell'82% dei posti deserti in radioterapia o del 90% dei contratti per diventare microbiologi e virologi. (Il Sole 24 ORE)

Molti giovani laureati in Medicina, infatti, sono riluttanti a intraprendere carriere in aree critiche come chirurgia, pronto soccorso, radioterapia e microbiologia, con alcune di queste discipline che vedono fino al 50% dei posti per la specializzazione rimanere vacanti. (Nurse Times)