Truffa della beneficenza, occhio al raggiro che sfrutta la generosità
“A Natale siamo tutti più buoni” è una frase che certamente non funziona con i truffatori, anzi. I malfattori sono proprio pronti a sfruttare la propensione del momento di molti, che sono più disponibili a fare donazioni in favore di varie cause. Malviventi senza scrupoli sfruttano proprio la generosità degli utenti a loro vantaggio per perpetrare quella che potremmo viene definita come una truffa di beneficienza. (Frosinone News)
Ne parlano anche altre testate
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Essere sempre aggiornati sui dettagli di queste tipologie di reato è il primo modo per imparare a riconoscerle ed evitare di incapparci. (Virgilio)
Nel periodo di festa purtroppo, come ogni anno, le truffe aumentano. C’è un circolo maggiore di messaggi ma anche meno attenzione da parte degli utenti che si trovano dunque a fare i conti con qualcosa di imprevisto che talvolta li coglie di sorpresa e quindi li fa cadere proprio nel tranello. (MisterGadget.Tech)
Facendo leva sul loro senso di protezione innato nei confronti dei figli e utilizzando un linguaggio decisamente confidenziale, soprattutto rispetto a frodi di questo genere, i cybercriminali generano ansia e inducono le vittime a soddisfare le richieste ricevute via telefono senza farsi troppe domande. (il Giornale)
È questo il caso che si sta ripetendo nelle ultime settimane, con WhatsApp ed anche altre applicazioni di messaggistica finite al centro del problema. WhatsApp è senza dubbio l’applicazione più utilizzata al mondo e quella di cui le persone forse più si fidano visto che la usano per avere a che fare con i propri affetti personali e anche con il mondo del lavoro. (IlSoftware.it)
Si sta diffondendo una nuova truffa su WhatsApp che utilizza messaggi apparentemente amichevoli provenienti da numeri con prefissi stranieri, nell'elenco troviamo +62 (Indonesia), +370 (Lituania), +223 (Mali), +84 (Vietnam), +60 (Malesia), +234 (Nigeria) e anche +218 (Libia). (Geopop)