Sciopero anti manovra. I sindacati si spaccano

Cgil e Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero generale, con manifestazioni territoriali, per la giornata di venerdì 29 novembre. Lo hanno reso noto ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, i rispettovi segretari generali, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri (in foto). La mobilitazione è stata indetta per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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peggioramento della Legge Monti/Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori; nessun intervento sugli extraprofitti; (CGIL Modena)

Il compito ci è reso non complesso, peraltro, da qualche tempo, vista la tendenza di questo governo in carica a mantenere e confermare una connotazione orientata al sociale nelle recenti leggi di bilancio, così come nell’ultima in discussione in queste settimane. (Secolo d'Italia)

I segretari di Cgil e Uil hanno annunciato uno sciopero generale per la fine di novembre contro il governo Meloni e la sua legge di bilancio. È sempre una buona notizia quando le grandi organizzazioni sindacali decidono di uscire dalla passività e chiamano i lavoratori alla lotta, ma l’annuncio stride con il comportamento delle stesse organizzazioni ai tavoli negoziali. (Contropiano)

Una decisione che incide con un’ulteriore frattura sul fronte sindacale, cristallizzando posizioni assai diverse, e che riaccende lo scontro con la maggioranza. Una manovra «inadeguata»: Cgil e Uil scendono in piazza, di nuovo senza la Cisl, e contro le scelte messe in campo dal governo Meloni. (Il Sole 24 ORE)

La premier Giorgia Meloni ironizza sulla mobilitazione, giudicandola prematura rispetto all’incontro previsto a Palazzo Chigi il 5 novembre, e sottolinea i provvedimenti a favore dei redditi bassi e dell’occupazione femminile inseriti nella legge. (LA STAMPA Finanza)