Roberto Repole: “In Italia disparità non accettabili. La politica incoraggi la coesione civile”
CITTÀ DEL VATICANO. Il neo cardinale Roberto Repole ha «fiducia in un futuro migliore per l’Italia». Le vie da percorrere? «Investire sulle persone mettendo al centro lavoro dignitoso, innovazione e sostenibilità. E la giustizia sociale». Mentre la politica è chiamata a superare le «aspre e controproducenti lacerazioni per dare il buon esempio e incoraggiare la necessaria e virtuosa coesione civile». (La Sentinella del Canavese)
Ne parlano anche altre testate
CITTÀ DEL VATICANO Papa Francesco nella giornata in cui dalle ceneri è risorta a nuova vita Notre Dame ha scelto di restare a Roma disertando l'evento di Parigi per dare ulteriore forma alla sua Chiesa globale e sempre meno eurocentrica creando 21 nuovi cardinali. (ilmessaggero.it)
Poche… Don Mimmo Battaglia si inginocchia davanti a Papa Francesco, capo chino e mani giunte. (La Repubblica)
Il sacro collegio è sempre più bergogliano, mentre di anno in anno si riducono le quote di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il concistoro di ieri ha segnato l'ingresso nel club degli elettori di ben 20 nuovi cardinali. (il Giornale)
Erano le 16.55 quando l'arcivescovo di Napoli si è inginocchiato davanti a Papa Francesco nella basilica di San Pietro, in Roma, ricevendo la berretta cardinalazioa, con l'anello, ultimo dei 21 nuovi cardinali a sfilare davanti al pontefice nel corso del concistoro pubblico. (Ottopagine)
Durante l'omelia del rito nella Basilica di San Pietro, il Pontefice ha sottolineato l'importanza dell'avventura della strada, della gioia dell'incontro con gli altri e della cura verso i più fragili. Papa Francesco ha esortato i 21 nuovi cardinali creati nel Concistoro di oggi a essere "costruttori di comunione e di unità". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
È nella «bellezza di Maria, giovane donna che è libera, ma di quella libertà che non si realizza dicendo no a Dio», che il vicario del Papa per la diocesi di Roma Baldo Reina, creato cardinale da Francesco nel concistoro di sabato 7 dicembre, ha individuato il paradigma da seguire per restaurare «il dialogo drammaticamente interrotto dai progenitori», recuperando noi per primi tale dimensione dialogica con Dio «dentro il mistero della libertà». (Romasette.it)