Morta la diva messicana Silvia Pinal, recitò per Rolla

Morta la diva messicana Silvia Pinal, recitò per Rolla
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Ricoverata da inizio novembre per un'infezione del tratto urinario, l'attrice ha recitato in oltre sessanta film e serie tv, divenendo una vera e propria icona della cultura messicana A confermare la notizia della morte è stato il Segretario della Cultura del Paese. "Il Ministero della Cultura del Governo del Messico si rammarica per la scomparsa dell'attrice Silvia Pinal", si legge nella dichiarazione pubblicata su X. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

L'esordio nel cinema avvenne nel 1950, quando a 18 anni ottenne ruoli da protagonista in coppia con due delle più grandi star del cinema Casabella, Germán Valdés e Mario Moreno, per poi recitare anche al fianco del famoso attore-cantante Pedro Infante. (La Stampa)

L’attrice Silvia Pinal considerata l'ultima diva del cinema messicano, è morta all'età di 93 anni. Ne dà notizia il ministero della Cultura del suo Paese. Star del grande e piccolo schermo, musa del regista spagnolo Luis Buñuel, è morta circondata dai propri cari in un ospedale di Città del Messico, dove era stata ricoverata la scorsa settimana. (la Repubblica)

Per Buñuel recitò anche in “Intolleranza: Simon del deserto” (1964). Musa di Luis Buñuel, fu protagonista in due celebri pellicole del regista spagnolo, “Viridiana” (1961) e “L’angelo sterminatore” (1962). (Il Fatto Quotidiano)

Addio a Silvia Pinal, la grande musa di Luis Buñuel

Una delle più grandi attrici messicane della storia si è spenta il 28 novembre per un problema alle vie urinarie, per cui era ricoverata da circa un mese. Se ne è andata a 93 anni l’interprete messicana di due grandi successi di Luis Bunuel: Viridiana e L’angelo sterminatore. (Sentieri Selvaggi)

Protagonista del cinema messicano, ha lavorato anche in Italia accanto a Vittorio De Sica per il film Uomini e nobiluomini. (Fanpage.it)

Diventata la musa del regista recitò nel 1961 in "Viridiana", che fu vietato in Spagna dalla dittatura militare di Francisco Franco e condannato dal giornale ufficiale del Vaticano, "L'Osservatore Romano", per le sue critiche "blasfeme" alla Chiesa cattolica. (il Giornale)