Il mondo secondo Trump
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La vittoria di Donald Trump e la prospettiva di un suo secondo mandato aprono una serie di incognite e di scenari difficili da prevedere e immaginare. Dobbiamo ancora capire quali siano i risultati definitivi al Congresso e se vi sarà nel primo biennio presidenziale un governo unitario come quello di cui poté beneficiare, sia pure con maggioranze molto risicate a Camera e Senato, Biden tra il 2021 e il 2023. (ISPI)
Ne parlano anche altre fonti
– “A nome mio e del governo italiano le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald #Trump. Buon lavoro Presidente”. (Agenzia askanews)
Il suo punto debole (non sono uno scacchista) è la prevedibilità, nonostante il grande campo d’azione. È facile affiancare a questa figura, ed al suo peso, quello della candidata democratica Kamala Harris: potente, ma un po’ scontata. (Nicola Porro)
La valanga Donald Trump ha stravolto, per la seconda volta, gli Stati Uniti d’America. Il discorso trionfante a Palm Beach, in Florida, è l’ultimo timbro dell’ormai 47esimo presidente americano. (il Giornale)
Trump ha vinto puntando sui suoi bersagli di sempre: omosessuali, migranti, poveri (anche quelli che ha illuso con guerre tra disperati), donne e giornalisti. Ma, soprattutto, la vittoria di Trump racconta il divario tra il Paese e chi prova a descriverlo (left)
Così, stamattina, mentre la cartina degli Stati Uniti si colora inesorabilmente di rosso repubblicano e Donald Trump agguanta per la seconda volta la Casa Bianca, all’opposizione assistono impotenti all’ennesima sconfitta: anche se, stavolta, va bene, da lontano e senza poter dire che la colpa è da attribuire ai litigi del campo largo. (La Stampa)
Dalla premier Giorgia Meloni al vicepremier Matteo Salvini. Le congratulazioni a Donald Trump per aver vinto le elezioni Usa ed essere il nuovo presidente non si fanno attendere. (TuttOggi)