Migranti trasferiti di nuovo in Italia, Nordio contro i suoi ex colleghi: «Se la magistratura esonda la politica ha il dovere di intervenire»

Il dibattito sulla sentenza migranti emanata dal Tribunale di Roma ha acceso il confronto tra governo e magistratura. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso forte disappunto per la decisione dei giudici che hanno annullato il trasferimento di 12 migranti in Albania, ordinandone il ritorno in Italia. Nordio ha sottolineato che la critica del governo non si rivolge alla magistratura in generale, ma al merito della sentenza stessa. (Il Dubbio)

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Sono ripartiti alla volta dell'Italia 12 dei 16 migranti arrivati mercoledì in Albania, dopo essere stati tratti in salvo nel Mediterraneo dalle autorità italiane. La motovedetta della Guardia Costiera Visalli ha raggiunto il porto di Bari. (Euronews Italiano)

«È impossibile riconoscere come Paesi sicuri gli Stati di provenienza delle persone trattenute». Questa la motivazione con la quale i magistrati del tribunale per i migranti di Roma hanno giustificato il diniego della convalida del trattenimento dei 12 migranti in Albania, obbligando il nostro Stato a riportarli su territorio italiano. (il Giornale)

Ancora uno scontro tra politica e magistratura? Con nuove battaglie che potrebbero sconfinare nel campo europeo? Ecco l’allarmante prospettiva davanti alla quale si trova Sergio Mattarella dopo che il Tribunale di Roma ha messo su un binario morto il «modello Albania», passaggio chiave per la politica sui migranti sbandierata tra le priorità del governo. (Corriere della Sera)

Lei, ministro Nordio, fa parte di un governo che tra giustizia, sicurezza e migranti scatena ogni giorno guerre contro le toghe. Andiamo all’ultimo caso. I giudici di Roma sottoscrivono la linea della Corte di giustizia Ue sull’obbligo di non rimandarli in paesi “non sicuri”. (la Repubblica)

Parole ruvide: per il Guardasigilli la decisi… Ventiquattr’ore dopo la sentenza del tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento di 12 migranti nei nuovi, costosissimi centri tirati su in Albania, è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a passare all’attacco degli ex colleghi togati. (la Repubblica)

Il punto della decisione del Tribunale di Roma di non convalidare i trattenimenti dei migranti in Albania è tutto qui e a spiegarlo con chiarezza è stato il ministro della (Secolo d'Italia)