Napoli omicidio alla Duchesca, tutti hanno visto i killer ma nel vicolo c’è omertà: «Qui contano gli affari»

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Li hanno visti tutti. I killer non sono passati inosservati. Prima, durante e dopo. Hanno seguito la vittima e hanno fatto fuoco nel momento in cui non poteva scappare e neanche poteva immaginare di finire sotto i colpi dei rivali. Un agguato plateale, alla luce del sole, al di fuori anche della grammatica classica della camorra. Raramente si spara, quando c’è un bambino in mezzo. E invece questa volta i killer non hanno avuto esitazione, ben sapendo che il 45enne poteva fare ben poco. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Immediato sul luogo del delitto l’arrivo della polizia, gli agenti della squadra mobile di napoli, che ora sono al lavoro per ricostruire la dinamica della sparatoria, che non si esclude possa essere arrivata al termine di una lite. (Videonola)

Un uomo di 45 anni, Luigi Procopio, è stato ucciso in strada nel pomeriggio a Napoli. Procopio, noto per piccoli precedenti, nel 2022 era sfuggito a un agguato. (La Repubblica)

È stato assassinato a colpi di pistola davanti al figlio di 11 anni, Luigi Procopio, 45 anni, ucciso nel pomeriggio per strada a Napoli in un agguato di stampo camorristico. Tutto è avvenuto in vico VII della Duchesca, nella cosiddetta zona della Maddalena, quartiere San Lorenzo della città. (LaC news24)

Napoli, Porta Capuana il quartiere sospeso tra droga e rilancio: «Tanti turisti ma servono più controlli»

Le modalità sono quelle di un agguato di stampo camorristico. Il sicario ha fatto fuoco con una pistola calibro 7,65 che ha colpito Procopio quattro volte, all'addome e al torace. (Today.it)

È stato assassinato a colpi di pistola davanti al figlio di 11 anni Luigi Procopio, ucciso nel pomeriggio per strada a Napoli in un agguato di stampo camorristico. Tutto è avvenuto in vico VII della Duchesca, nella cosiddetta zona della Maddalena, quartiere San Lorenzo della città. (anteprima24.it)

Lo spaccio di droga e la delinquenza che persistono nonostante i lavori Unesco terminati un paio di anni fa, nei vicoli stretti tra Porta Capuana e piazza Garibaldi, sono dovuti in parte al fatto che, dopo la riconsegna delle aree, non sia stata fatta chiarezza sulla destinazione della zona. (ilmattino.it)