Cgil e Uil riempiono 43 piazze: «Adesione oltre il 70%»

Quarantatré piazze piene non saranno la «rivolta sociale» che Maurizio Landini propugna da settimane ma sono comunque un segnale importante di vitalità e capacità di mobilitazione che Cgil e Uil danno al paese e alla politica. I «cinquecento mila» che «non si fanno precettare» sono scesi in piazza nel giorno del quarto sciopero generale in quattro anni fanno più notizia delle quattro giornate dello scorso anno, quando Landini e Bombardieri decisero di rimanere sui media più giorni giranto l’Italia divisa in macroregioni. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma al Governo non lo capiscono». Il corteo è terminato in piazza Garibaldi dove, tra gli altri, ha preso la parola il segretario generale della Fiom Michele De Palma: «Questo Paese può uscire dalla situazione di crisi in cui è solo se ci mettiamo insieme. (ilgazzettino.it)

Per quanto riguarda i mezzi di superficie, dalle 9.30 hanno subito alcune deviazioni per permettere lo svolgimento di due manifestazioni in centro. In una nota, Atm ha fatto sapere che la linea M3 è rimasta chiusa dalle 9 fino alle 13 e che la M2, la «verde», in mattinata ha fatto registrare maggiori tempi di attesa. (Corriere Milano)

Maurizio Landini agita le mani. Come se volesse dare forza al suo messaggio al governo. Alla sua dichiarazione di guerra. «Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto. E per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone. (Avvenire)

Sciopero generale, 20mila persone nelle piazze venete: «Parte di Paese che soffre»

Così Cgil e Uil "plaudono" all'esito dello sciopero generale. L'adesione allo sciopero è stata di oltre il 70%, e mezzo milione di persone sono scese in piazza, nelle oltre 43 manifestazioni pacifiche e democratiche". (Tiscali Notizie)

Dietro una marea di lavo… (La Repubblica Firenze.it)

L’adesione nei luoghi di lavoro - secondo i sindacati - è stata molto elevata: oltre l’80% nel settore metalmeccanico e manifatturiero con picchi del 100% in aziende come la Zanardi di Verona, Dab e All. (Corriere della Sera)