Incentivi del governo per i motori inquinanti, ricorso ambientalista al Tar

Hanno deciso di ricorrere al Tar contro gli incentivi per i motori a combustione e, in particolare, contro il decreto del presidente del Consiglio del 6 aprile scorso, che ha stabilito il riconoscimento degli incentivi ‘per l’acquisto di veicoli non inquinanti’ per gli anni 2022, 2023 e 2024. A rivolgersi ai giudici amministrativi sono Legambiente, Wwf Italia, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Cittadini per l’aria con il coordinamento di Transport & Environment. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

La missione è quella di ridurre le emissioni per una mobilità più sostenibile ed era così anche prima che i prezzi dei carburanti arrivassero a battere tutti i record. Per far cambiare mentalità agli italiani, il governo continua a sostenere quindi gli incentivi auto 2022, destinati a mezzi non inquinanti. (Sportitalia.it)

Ecco perché dovresti tenere un Limone all’interno dell’Auto, e non c’entra la pulizia. Sicuramente esiste, tra le altre, una ricetta che prevede il Limone come ingrediente per un detergente per auto. Ma in questo caso vogliamo parlare di un altro motivo per cui è bene tenere in auto un limone (InformazioneOggi.it)

I comuni italiani continuano a puntare sul miglioramento della qualità dell’aria. In che modo? Alcuni riconoscono bonus auto a basso impatto ambientale. Insomma un incentivo a sostituire la propria auto con altra di tipo elettrica o ibrida. (InvestireOggi.it)

Non c’è pace per gli incentivi auto, varati lo scorso 6 aprile, dal governo Draghi ed entrati in vigore dal 16 maggio. (Quattroruote)

(askanews) – Un ricorso al Tar contro il bonus auto – previsto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2022 – è stato presentato da Legambiente, WWF Italia, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Cittadini per l’aria, con il supporto e il coordinamento di Transport & Environment. (Agenzia askanews)

I bonus auto in Italia hanno fallito, perché sono stati stanziati anche per le auto con motori a combustione che devono essere abbandonate al più presto: abbiamo speso 3 miliardi di fondi pubblici in tre anni, ma abbiamo in circolazione il numero più basso di auto elettriche di tutta Europa (l’8% del mercato, contro il 20% continentale). (Greenpeace)