Il 2% del Pil per la Difesa non basta più: ora l’Europa vuole andare oltre

I ministri degli Esteri dei big europei chiedono di andare oltre il 2% del Pil per le spese per la difesa, aprendo anche agli Eurobond. L’aveva già detto il segretario della Nato, Mark Rutte. Ora lo sostengono anche i ministeri degli Esteri dei big d’Europa, Italia compresa: bisogna andare oltre il 2% del Pil per la spesa militare. Nella riunione di Varsavia, i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito hanno ribadito, in occasione dei mille giorni dall’invasione russa dell’Ucraina, la necessità di “rafforzare la Nato aumentando la spesa per la sicurezza e la difesa”. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della riunione con gli omologhi europei a Bruxelles, commentando l'ipotesi rilanciata dal vertice dei ministri degli Esteri a Varsavia. (ilmessaggero.it)

In un momento di insicurezza globale, non si possono mettere in competizione le spese per la difesa con quelle per istruzione e sanità”. (CremonaOggi)

Crosetto: "Per il 2% alla Nato scorporare dal Patto le spese della difesa" (Il Mattino di Padova)

Crosetto a Bruxelles per Consiglio Affari Esteri formato Difesa

Un Recovery per finanziare la corsa al riarmo, sotto forma di titoli di debito comune dell'Unione Europea per incrementare le spese militari e raggiungere e superare l'obiettivo sancito all'interno della Nato del 2% del Pil. (L'HuffPost)

Ieri, ad aprire le danze i ministri degli Esteri, benché sia già allo studio un vertice dei leader. Il formato è nuovo: il Weimar Plus. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è a Bruxelles per prendere parte al Consiglio Affari Esteri in formato Difesa (CAE- D). Nella capitale belga il Ministro ha preso parte alla riunione dell'Agenzia Europea per la Difesa (EDA), ha incontrato il collega tedesco Boris Pistorius e ora segue i lavori del Consiglio Affari Esteri in formato Difesa. (Today.it)