Salvapolitici generalizzato nella riforma della Corte dei conti: ecco cosa prevede

Salvapolitici generalizzato nella riforma della Corte dei conti: ecco cosa prevede

Il salvacondotto approvato alla Camera dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia nella riforma della Corte dei conti apre un ombrello generalizzato per i politici, a partire da sindaci, presidenti, assessori e consiglieri regionali e locali. Nel correttivo, proposto da Augusta Montaruli e Luca Sbardella di FdI e anticipato dal Sole 24 Ore di ieri , la «buona fede» che ferma le contestazioni dei magistrati contabili andrà «presunta fino a prova contraria» per l’adozione e l’attuazione di atti «proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi». (Il Sole 24 ORE)

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È il messaggio che l'Associazione Magistrati della Corte dei Conti ha lanciato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri presso la sede della Corte. Secondo la magistratura contabile, la riforma della responsabilità per danno erariale che punta a riscrivere le funzioni di controllo e consultive della Corte conti (presentata dal ministro Tommaso Foti quando era capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio) "rischia di cancellare un presidio fondamentale di controllo sull'utilizzo dei fondi pubblici". (Italia Oggi)

I magistrati della Corte dei Conti protestano contro la riforma della giustizia contabile proposta dal centrodestra con la legge Foti. E si appellano direttamente ai presidenti di Camera e Senato perché promuovano un percorso condiviso, senza forzature. (Il Fatto Quotidiano)

Tra le principali novità della riforma, spicca l'introduzione di uno "scudo" per i politici, che limita la loro responsabilità per danno erariale in determinate circostanze. (QuiFinanza)

Danno erariale, il salvacondotto per i politici: niente più condanne
Danno erariale, il salvacondotto per i politici: niente più condanne

Diventerà molto più difficile condannare un politico per danno erariale, cioè per un uso sbagliato dei soldi pubblici che ha causato un danno allo Stato o a un altro ente. (Fanpage.it)

“Una riforma che a parole vorrebbe aumentare il rendimento e la produttività della Corte dei Conti”, ma che invece porta “a un depotenziamento dei controlli sull’equilibrio finanziario dello Stato e degli enti territoriali, secondo i principi di legalità, efficienza ed economicità”. (LA NOTIZIA)

Non saranno più punibili per danno alle casse dello Stato, tranne che si provi il “dolo”. Un salvacondotto erariale per i politici a qualsiasi livello, a partire dagli amministratori locali, che si salveranno in base al principio della cosiddetta “buona fede”. (Il Fatto Quotidiano)