Barile ribassista, Libia potrebbe riavviare la produzione

Barile ribassista, Libia potrebbe riavviare la produzione
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Morningstar ECONOMIA

I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. Il WTI scambia - ugualmente ribassista - in area USD67,85 per azione. La Libia si sta preparando a riprendere la produzione di petrolio dopo che i governi rivali hanno risolto una disputa che aveva bloccato la produzione. (Morningstar)

Su altri media

Torna l’incubo guerra sui mercati internazionali dopo che il governo israeliano ha promesso una risposta severa al lancio di missili da parte dell’Iran verso Tel Aviv, lasciando il Medio Oriente in preda al timore sempre più concreto di un’escalation di tensione tra i due nemici di sempre. (Wall Street Italia)

Nonostante il premio di rischio geopolitico, i prezzi del petrolio sono destinati a rimanere sotto pressione, appesantiti da una domanda più lenta del previsto e dall’incertezza sulla revoca dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+. (MeteoWeb)

. (Tiscali Notizie)

Petrolio in tensione: così il mercato riscopre l’allarme geopolitico

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

Milano, 26 set. – Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. (Agenzia askanews)

L’ulteriore escalation in Medio Oriente ha invece avuto un impatto più limitato su altri asset e persino sull’oro, che pur restando vicino ai massimi storici ha esaurito in fretta la fiammata di prezzo seguita al lancio di missili iraniani in Israele per ripiegare intorno a 2.650 dollari l’oncia. (Il Sole 24 ORE)