Barile ribassista, Libia potrebbe riavviare la produzione

I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. Il WTI scambia - ugualmente ribassista - in area USD67,85 per azione. La Libia si sta preparando a riprendere la produzione di petrolio dopo che i governi rivali hanno risolto una disputa che aveva bloccato la produzione. (Morningstar)

Su altri media

Brent e Wti avanzano di oltre il 2%, in attesa di possibili rappresaglie di Israele e degli Stati Uniti dopo l’attacco missilistico dell’Iran. Focus anche sull’Opec+ e sulle scorte americane. (Finanzaonline)

Nella vigilia, secondo le anticipazioni dell'American Petroleum Institute (Api), le scorte Usa sono scese di 1,45 miliardi di barili mentre per oggi è atteso un calo di 1,9 miliardi secondo l'Energy Information Administration (Eia). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il Wti americano, che giovedì 26 settembre ha chiuso in ribasso del 2,9%, perde lo 0,27% portandosi a 67,49 dollari al barile. Il prezzo del petrolio è ancora in calo sui mercati internazionali. (Corriere della Sera)

Prezzo petrolio in aumento, Wti scambiato a 68,89 dollari

Il prezzo del petrolio è anche sotto pressione a causa di scorte EIA statunitensi superiori alle aspettative e della mancanza di una controffensiva israeliana contro l'Iran. OIL.WTI perde valore poiché l'OPEC+ ha concordato di allentare i tagli alla produzione a dicembre, secondo i rapporti del WSJ. (XTB)

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

. (Tiscali Notizie)