Studenti in piazza venerdì, l’appello dei genitori dei licei bolognesi contro la violenza sui ragazzi: “Liberi di manifestare pacificamente”

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La Repubblica INTERNO

BOLOGNA «Come genitori non possiamo rimanere silenti difronte agli atti di violenza delle forze dell'ordine nei confronti delle ragazze e dei ragazzi di Pisa e Firenze che manifestavano un'idea senza alcun intento aggressivo» scrivono in una lettera pubblica i genitori di molte scuole secondarie bolognesi: Galvani, Aldini Valeriani, Fermi, Copernico, Mattei, Belluzzi Fioravanti, Arcangeli e Righi… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Erano presenti i collettivi delle scuole e c’erano ‘Cambiare rotta’ e ‘Osa’. In piazza San Francesco, alla partenza, c’erano circa 200 persone, alcune assolutamente pacifiche con i garofani rossi da dare alla polizia. (il Resto del Carlino)

Mattia Santori allontanato dai manifestanti che hanno gettato vernice rossa contro le pareti della Prefettura di Bologna. Il fatto è accaduto venerdì scorso. I manifestanti hanno imbrattato le pareti della Prefettura e hanno lanciato un uovo pieno di colore ha colpito anche il capo della Digos, Antonio Marotta. (Liberoquotidiano.it)

Mattia Sartori, uno degli ex leader delle Sardine, ora consigliere comunale Pd a Bologna, è stato contestato alla manifestazione pro-Palestina di venerdì scorso. Nel video diffuso su social cambiarerotta_bologna e osa. (La Stampa)

«A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura». Quanta verità c’era nelle parole di Pietro Nenni. Il fu leader del movimento che contrastò la Lega in Emilia Romagna ora è un consigliere del Pd. (Corriere della Sera)

A loro va la mia vicinanza, a partire dal dirigente della Digos, Antonio Marotta, colpito" da uova e vernice. "Nessuna lezione da questa destra". (il Resto del Carlino)

A meno di ventiquattrore dalla manifestazione dei collettivi studenteschi sfociata nel lancio di vernice contro la Prefettura e il dirigente della Digos Antonio Marotta, nel fuoco appiccato ai volantini con la foto di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu e nel tentativo di allontanare il delegato alle Politiche giovanili in quota Pd Mattia Santori, il sindaco Matteo Lepore prende carta e penna per prendere posizione sull’accaduto e sulle polemiche che sono seguite. (Corriere)