Sinner è inevitabile, persino noioso. Ha trasformato gli avversari in ceto medio riflessivo
No, le Finals non sono state un bel torneo. Solo Alcaraz (o il Tas) può “salvare” il tennis dal suo monopolio. In fondo anche Sinner ha bisogno di un contraltare Siamo già al punto in cui proclamiamo l’inevitabilità futura di Jannik Sinner, da qui agli anni a venire finché Tas non ci separi. La precondizione dell’assioma, se vogliamo chiamarlo così, è proprio che solo un fattore esterno come la sentenza d’un tribunale (o l’ovvietà di un infortunio qualunque) potrà “salvare” il tennis dal dominio del suo attuale mattatore. (IlNapolista)
La notizia riportata su altri giornali
Gli straordinari risultati sul campo, uniti all’appeal speciale di un anti-personaggio che piace tantissimo alle aziende, hanno proiettato Jannik in una nuova dimensione economica. Il bambino d’oro del tennis italiano, diventato ormai uomo, va di fretta: quest’anno, considerando tutte le voci, le sue entrate ammontano a circa 65 milioni di euro. (La Gazzetta dello Sport)
Sono quelle provate dal brasiliano Carlos Bernardes, 60 anni, arbitro internazionale dal 1992 da tempo residente a Gorle, che ha diretto il confronto tra il numero 1 e Taylor Fritz. Un confronto che resterà l’ultimo arbitrato dal bergamasco d’adozione nel circuito Atp. (L'Eco di Bergamo)
E' stata una domenica trionfale, per Rai 1 e per Rai 2, dal punto di vista degli ascolti televisivi. (Rai Storia)
Il nuovo maestro del tennis si chiama Jannik Sinner. Con la vittoria contro l’americano Taylor Fritz (6-4; 6-4), l’altoatesino ha trionfato per la prima volta alle Atp Finals riscattando la sconfitta subita l’anno scorso contro Novak Djokovic. (Forbes Italia)
Lo schermo non riesce a restituire la differenza che esiste tra colpi in apparenza uguali. Solo dal vivo, guardando la velocità e ascoltando il suono diverso che fa la pallina quando esce dalla sua racchetta, è possibile capire cosa rende questo giovane italiano il più forte giocatore del mondo. (Corriere della Sera)
Nel 2024, l'Italia ha scoperto un campione. Grandissimo, anzi: numero 1 al mondo, due slam vinti e, ieri (17 novembre), pure le Atp Finals, il torneo di fine anno in cui i primi otto tennisti della classifica mondiale si sfidano. (Prima Bergamo)