Caso Valerio-Caffo, l’ipocrisia elevata a sistema

C’è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a “Più Libri Più Liberi” di Roma: ipocrisia. La direzione decide di invitare il filosofo Leonardo Caffo, imputato in un processo per maltrattamenti, e dopo le polemiche si difende appellandosi al garantismo. Alla fine, nonostante il passo indietro, continuano ad arrivare una serie di forfait, compreso quello di Zerocalcare. Ed è qui che si vede tutta l’ipocrisia. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri media

"Pur apprezzando il passo indietro e le scuse, ho riflettuto a lungo e non me la sento personalmente di partecipare a questa edizione", così il fumettista Sio, attraverso un lungo post su Instagram, annuncia la sua decisione di non prendere parte all’edizione 2024 di Più libri più liberi (Adnkronos)

Perché stavolta, a finire nel frullatore della polemica e del “politically incorrect” non è una frase del ministro di turno del governo di centrodestra. In mezzo, il filosofo Leonardo Caffo. (ilmessaggero.it)

ROMA – Dopo l’annuncio di Zerocalcare di non partecipare all’incontro con Chiara Valerio in programma a Più Libri Più Liberi, anche Bao Publishing lascia un suo commento sulla vicenda che ha scatenato tante polemiche. (Dire)

Più libri più liberi, l’onda della polemica investe Chiara Valerio

Dopo quella di Bao Publishing e di Zerocalcare di ieri, oggi un’altra defezione importante, che non è detto però che sia l’ultima: la casa editrice Gigaciao, fondata dai fumettisti e youtuber Sio, Dado, Fraffrog e Giacomo Bevilacqua, ha annunciato che non parteciperà all’edizione 2024. (Il Fatto Quotidiano)

Il fumettista sarà comunque in fiera per i suoi firmacopie. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Da quando il caso è esploso sui social, alla fine della scorsa settimana, Caffo ha rinunciato ad andare e la direttrice della fiera Chiara Valerio ha inanellato una serie di svarioni che non hanno fatto altro che peggiorare la già di per sé problematica situazione. (il manifesto)