Giorgio Armani, la confessione sul primo amore e il rimpianto più grande

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Giorgio Armani, icona indiscussa della moda mondiale, ha recentemente rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui ha svelato dettagli inediti della sua vita privata e professionale. Nato nel 1934 a Piacenza, Armani ha attraversato un'infanzia segnata dal fascismo e da un grave incidente che quasi gli costò la vista. Nonostante queste difficoltà, è riuscito a emergere come uno dei più grandi stilisti del nostro tempo, fondando nel 1975 la Giorgio Armani S.p.A., un marchio che ha esportato il Made in Italy in tutto il mondo.

Durante l'intervista, Armani ha parlato del suo primo amore, definendolo "una cosa bellissima". Tuttavia, ha anche rivelato il suo più grande rimpianto: non essere riuscito a diventare padre. Questo desiderio inappagato ha lasciato un vuoto nella sua vita, nonostante i numerosi successi professionali. Armani ha inoltre ricordato con affetto Sergio Galeotti, il suo compagno e co-fondatore della società. Galeotti, scomparso prematuramente a soli 40 anni, è stato una figura fondamentale per Armani, spingendolo a mettersi in proprio e riconoscendone l'enorme potenziale. "Quando morì Sergio, morì una parte di me", ha confessato lo stilista, sottolineando quanto fosse profondo il loro legame.

L'intervista ha toccato anche altri aspetti della vita di Armani, come il rapporto con gli altri stilisti e le relazioni che lo hanno segnato. Ha ricordato la fidanzatina morta tragicamente sotto un tir, un evento che ha lasciato un segno indelebile nella sua memoria. Nonostante le difficoltà e le perdite, Armani ha continuato a lavorare con passione e dedizione, costruendo un impero della moda che oggi è sinonimo di eleganza e raffinatezza.

Armani, che Forbes ha classificato nel 2022 come il secondo uomo più ricco d'Italia con un patrimonio stimato di 11 miliardi di dollari, ha dimostrato che il successo non è solo una questione di talento, ma anche di resilienza e determinazione.