LA STRATEGIA ACCENTRATRICE DI ZELENSKY

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L'Opinione delle Libertà ESTERI

La recente ondata di dimissioni o rimozioni nel governo ucraino, che ha coinvolto due vicepremier e quattro ministri chiave, riflette un periodo di turbolenza e potenziali cambiamenti strategici all’interno dell’amministrazione Zelensky. La domanda principale che emerge è se queste partenze siano dovute a dissensi interni o a un progressivo allontanamento di figure un tempo fedeli a Zelensky. Tra i rimossi figurano infatti personalità vicine al presidente fin dagli inizi, come Iryna Vereshchuk e Olha Stefanishyna, nonché ministri di peso come Dmytro Kuleba (Esteri) e Denys Maliuska (Giustizia). (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il presidente ucraino però non si ferma: oggi sarà alla base Nato di Ramstein, in Germania, per chiedere «ulteriori forniture di armi, in particolare missili a lungo raggio e una maggiore difesa antiaerea» come rivela Spiegel. (il manifesto)

Bruxelles – Procede il cambio ai vertici dell’esecutivo ucraino avviato dal presidente Volodymyr Zelensky all’inizio della settimana, che aveva portato alle dimissioni eccellenti del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba lo scorso mercoledì (4 settembre). (EuNews)

Mikhahilo Minakov, senior advisor sull'Ucraina al Kennan Institute del Wilson Center che in un'intervista all'AGI invita a "non vedere alcun intrigo" dietro alle dimissioni di due vicepremier e cinque ministri, tra cui quello degli Esteri (AGI - Agenzia Italia)

I grandi organi di informazione continuano a riservare ampio spazio alla dialettica tra Washington e Kiev incentrata sull’opportunità di autorizzare o meno l’Ucraina a colpire in profondità la Russia con missili forniti dai Paesi membri della Nato. (Analisi Difesa)

Le sue ultime mosse hanno spiazzato e, soprattutto, irritato le diplomazie europee e americana. Una figura che negli ultimi due anni e mezzo era diventata centrale nel rapporto tra Kiev, l’Amministrazione Biden, i principali governi del Vecchio Continente e le istituzioni Ue. (Corriere della Sera)

DNIPRO – Chi meglio di lui, l’uomo che co-scriveva i discorsi del presidente e organizzava le trame dei summit per la “proposta di pace” ucraina, potrà gestire questa fase imprevedibile del conflitto in cui tra tempeste di bombardamenti e tentativi reciproci d’avanzata, tra difesa e controffensiva, si sta cominciando finalmente a parlare davvero di negoziati? Chi meglio di Andrii Sibiga, il diplo… (la Repubblica)