Precari, è boom fra docenti e ATA: 285 mila, la maggiore fetta della PA. Scende il numero di personale di ruolo. I dati Aran
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Precari, è boom fra docenti e ATA: 285 mila, la maggiore fetta della PA. Scende il numero di personale di ruolo. I dati Aran Di L’ultimo rapporto Aran mostra numeri piuttosto chiari in merito al precariato nel settore scuola: dei 301.026 lavoratori contrattualizzati nella PA, al comparto istruzione e ricerca si contano 285.993, ovvero 294.385 tra docenti e ATA della scuola. Il rapporto, come spiegato in un precedente articolo che si concentrava sui numeri delle retribuzioni, che si basa ai numeri del 2022, mostra come sul numero totale di supplenti, uno su tre, più della metà, sono su posti di sostegno (117.420), a fronte di 88.867 insegnanti assunti in organico di diritto, ovvero sul 57% dei posti dell’organico assegnati in deroga per questioni di finanza pubblica (Orizzonte Scuola)
Se ne è parlato anche su altri media
I numeri ufficiali sul precariato nella pubblica amministrazione del 2022 risultano altissimi, in particolare quelli della Scuola, più di quanto si pensasse: sono quelli che hanno portato al deferimento dell’Italia da parte della Commissione europea per l’abuso dei contratti a termine e per l’assenza di misure di prevenzione e che riconoscano la parità di trattamento. (Orizzonte Scuola)
È impietoso il risultato dell’analisi del sindacato Anief sui dati statistici del rapporto Aran pubblicato pochi giorni fa sugli occupati nella Pubblica amministrazione al 2021: il 77,4% del personale scolastico è donna rispetto al 22,6% di uomini, il 56,9 è over 50, con un tasso del 18,6% di over 60 (ben 235.741 tra docenti, Ata e dirigentiso scolastico). (Orizzonte Scuola)
Sono molte le ragioni che hanno portato l’Anief a scioperare il prossimo 15 novembre: la prima è la mancata risposta dello Stato italiano sull’abuso dei contratti a termine, 25 anni dopo la direttiva europea 70/99 che chiede ai Paesi membri di assumere i precari dopo 36 mesi di supplenze. (Orizzonte Scuola)
Idonei Concorso PNRR il 15 novembre manifesteranno sotto la sede del Ministero: “non svolgeremo di nuovo un concorso che abbiamo già superato” Di (Orizzonte Scuola)
Protesteranno anche i precari con più di 36 mesi di servizio: sono più di 400mila in Italia e noi li vogliamo tutelare. Il 15 novembre manifesteranno in tutta Italia gli idonei del concorso ultimo Pnrr: in migliaia hanno superato le prove ma non sono nelle graduatorie di merito pur in costanza di posti. (LA STAMPA Finanza)
Il governo dimostra miopia nella gestione delle procedure di reclutamento: a fronte di decine di migliaia di cattedre vacanti e docenti risultati idonei nelle diverse procedure concorsuali già espletate, da quelle del 2020 a quelle del 2023, persiste nel voler bandire l’ennesimo concorso; tutto questo rallenterebbe il reclutamento e vanificherebbe studio e impegno di chi ha già dimostrato di possedere tutti i requisiti per accedere all’insegnamento. (FLC CGIL)