Tagli per 2,5 miliardi in tre anni per Regioni, Province e Comuni

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INTERNO

Nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviato a Bruxelles, emerge che la manovra 2025 prevede misure di revisione, razionalizzazione e rimodulazione delle spese dei Ministeri e degli enti territoriali. In particolare, il contributo richiesto alle Regioni, alle Province e ai Comuni ammonta allo 0,037% del Pil, pari a circa 800 milioni di euro per il 2025. Questo intervento si inserisce nel quadro più ampio del concorso degli enti territoriali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.

Confagricoltura ha espresso un giudizio positivo su alcune misure inserite nel disegno di legge di bilancio, in particolare la conferma delle misure di riduzione del carico fiscale a favore dei lavoratori dipendenti. Inoltre, è prevista la proroga della maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni. La Confederazione auspica che il sistema tributario diventi più propizio alla crescita, con particolare attenzione alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e in linea con gli obiettivi di sostenibilità di bilancio, garantendo nel contempo l'equità e la progressività e sostenendo la transizione verde.

Il presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi), Antonio Patuelli, ha dichiarato che le banche valuteranno nel dettaglio la misura quando avranno il testo completo. Tuttavia, ha sottolineato che le banche prosperano se l'economia è sana, e per questo motivo hanno sempre mantenuto un atteggiamento costruttivo e di dialogo con ogni interlocutore istituzionale, economico e sociale, sia in passato che nel presente, per affrontare e risolvere i problemi.

La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) ha rilevato che, sulla base delle prime indicazioni, la prossima legge di bilancio non conterrà interventi penalizzanti nei confronti del sistema delle piccole imprese.