Roger Corman, addio al regista che guardava al cinema del futuro

Non ho mai fatto il film che volevo fare. Qualsiasi cosa faccia, non va mai esattamente come speravo. - Roger Corman Ci sono delle figure che hanno attraversato la Storia del Cinema, riuscendo a ritagliarsi uno spazio al suo interno, lasciando un nome, un'impronta o un residuo e considerandolo, a ragione, un onore immenso. Altre sono riuscite addirittura ad indirizzarlo, generando delle increspature, creando novità, divenendo parte di una nuova corrente (Movieplayer)

La notizia riportata su altri giornali

Fu lui a scoprire i talenti di Coppola, Scorsese («America 1929») e Cameron, Joe Dante e Jonathan Demme, Bogdanovich («Saint Jack»), fu lui a mettere Jack Nicholson sulla moto di «Easy rider» che rivoluzionò la storia del cinema (prima ancora nel 58 in «Cry baby killer») e a scoprire il giovane De Niro (nel «Clan dei Barker»), oltre a Bronson («La legge del mitra») Sandra Bullock, Peter Fonda, David Carradine. (Corriere della Sera)

Moltiplicava i pani e i pesci: riusciva a fare un film in due giorni, a trasformare pochi dollari in un successo. Tanti miti di Hollywood gli devono tutto, hanno messo piede su un set grazie a lui. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ecco cosa è riportato nello stato ufficiale pubblicato dalla famiglia: I suoi film sono stati rivoluzionari e iconoclasti ed hanno saputo cogliere lo spirito del tempo. Si tratta del regista e produttore che ha lanciato Robert De Niro, Ron Howard, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e tanti altri. (Lega Nerd)

Corman è scomparso all’età di 98 anni lo scorso 9 maggio nella sua casa di Santa Monica, in California, ma la famiglia ha preferito darne notizia alcuni giorni dopo. “I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti – si legge in una nota della famiglia citata da Variety – e catturavano lo spirito di un’epoca”. (Sky Tg24 )

Il regista e produttore americano di «B-movie» Roger Corman è morto all’età di 98 anni, giovedì scorso nella sua casa di Santa Monica, in California, ha confermato la famiglia a Variety. Quando gli è stato chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato, ha risposto: “Ero un regista, solo questo”. (Il Sole 24 ORE)

«I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti e catturavano lo spirito di un'epoca. Quando gli è stato chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato, ha risposto: "Ero un regista, proprio questo"», ha detto la famiglia Corman in una nota, salutando il padre putativo di un'intera generazione di registi e mente cinematografica geniale (Best Movie)