La crisi dell'auto in Italia e "l'anno nero di Stellantis"

I numeri parlano chiaro, e a volte sono impietosi. Il settore auto è in crisi: sui mercati da mesi si registra un crollo dei volumi, mentre la transizione verso l'elettrico non decolla. Le auto a emissioni zero che l'Unione europea vorrebbe tra una decina d'anni sembrano lontane dal rimpiazzare del tutto i veicoli di oggi. Una sorta di "tempesta perfetta" che colpisce in maniera significativa tutta l'Europa e il suo tessuto industriale più rilevante. (Today.it)

Su altri media

Basti pensare che la flessione rispetto al 2019 è del 18,7%, con 358.000 vetture in meno. Si tratta di numeri che sono ancor più pesanti se confrontati con le vendite pre-pandemia. (Sky Tg24 )

Il mercato italiano dell’anno continua a lanciare segni di sofferenza: a dicembre sono state immatricolate 105.715 vetture, in flessione del 4,9% rispetto alle 111.201 unità dello stesso mese del 2023. (La Stampa)

Immatricolazioni totali giù dello 0,5%, auto elettriche ferme al 4,2% di quota di mercato. Per continuare a competere nel mondo ai massimi livelli occorre un cambio di passo in Europa e in Italia. Per Motus-E, sia in Europa e sia in Italia, serve un deciso cambio di passo per poter continuare a competere. (HDmotori)

Auto, e se il 2025 fosse l'anno del calo dei prezzi? I segnali della svolta e la soglia record dei 30 mila euro

Oltre al fatto che le nuove generazioni non le considerano uno status symbol come facevano i loro genitori, né un passaggio obbligato e rituale all’età adulta, ma sempre di più un problema che concorre alla preoccupazione per l’ambiente e all’invivibilità causata dal traffico soffocante delle nostre città. (Corriere della Sera)

Foto di Tommy Krombacher su Unsplash Pressi (Motus-E): serve politica industriale “chiara e pragmatica”. Il governo però ha decurtato del 75% il fondo automotive e bloccato gli incentivi. In attesa che si sblocchi a Bruxelles la partita del futuro dell’auto europea (Rinnovabili)

Come hanno scritto sul Corriere Francesco Bertolino e Rita Querzè a proposito di Stellantis, «la strategia di Tavares si è rivelata a lungo molto redditizia per i soci. Del resto, se è vero che i principali gruppi europei, a partire da Volkswagen, sono oggi in crisi, è altrettanto vero che il settore viene da anni di profitti e dividendi record. (Corriere della Sera)