Petrolio, prezzi in picchiata: previsioni in ulteriore calo per fine 2024 e inizio 2025

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MeteoWeb Nonostante il premio di rischio geopolitico, i prezzi del petrolio sono destinati a rimanere sotto pressione, appesantiti da una domanda più lenta del previsto e dall’incertezza sulla revoca dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+. È questa l’opinione degli analisti del sondaggio mensile Reuters, che hanno tagliato le loro previsioni sui prezzi per il quinto mese consecutivo. Nel sondaggio del mese scorso, la domanda di petrolio cinese più debole e le scorte elevate a livello globale hanno spinto economisti e analisti a tagliare le loro stime sui prezzi del petrolio per quest’anno. (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altri media

Quotazioni del petrolio a picco sui mercati internazionali, in attesa di un aumento produttivo da parte dell'Opec+ e di rumors che parlano di un cambio di strategia dell'Arabia Saudita, che sarebbe pronta ad aumentare la produzione, abbandonando l'idea di controllare il prezzo del greggio e spingerlo verso un dato livello desiderato Addio al target dei 100 dollari Stando ad una indiscrezione del Financial Times, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare il suo obiettivo di prezzo "non ufficiale" di 100 dollari al barile e si preparerebbe quindi ad aumentare la produzione, rassegnandosi a gestire un periodo di prezzi più bassi. (QuiFinanza)

OIL.WTI perde valore poiché l'OPEC+ ha concordato di allentare i tagli alla produzione a dicembre, secondo i rapporti del WSJ. Il prezzo del petrolio è anche sotto pressione a causa di scorte EIA statunitensi superiori alle aspettative e della mancanza di una controffensiva israeliana contro l'Iran. (XTB)

Il petrolio Usa si porta sopra i 72 dollari (Wti +3,29% a 72,13 dollari al barile) e quello del Mare del Nord si avvicina ai 76 (Brent +3,03% a 75,79 dollari al barile). Accelera il greggio nel giorno in cui si riunisce il vertice Opec e in attesa delle scorte settimanali Usa previste in serata mentre in Medio Oriente la tensione resta altissima. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Balzo del petrolio dopo l’attacco dell’Iran, a New York supera i 71 dollari/barile. Gas vicino ai 40 euro/megawattora

I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. (Morningstar)

Per il momento i prezzi medi di benzina, diesel e Gpl sono ancora in calo ma le quotazioni dei prodotti raffinati sui mercati finanziari non fanno presagire niente di buono. Quando si registreranno i primi rialzi alla pompa e quanto dureranno? Andiamo per ordine. (Today.it)

Il repentino rialzo ha consentito di recuperare tutto il calo dell’ultima settimana. (Il Fatto Quotidiano)