Petrolio, prezzi in picchiata: previsioni in ulteriore calo per fine 2024 e inizio 2025

MeteoWeb Nonostante il premio di rischio geopolitico, i prezzi del petrolio sono destinati a rimanere sotto pressione, appesantiti da una domanda più lenta del previsto e dall’incertezza sulla revoca dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+. È questa l’opinione degli analisti del sondaggio mensile Reuters, che hanno tagliato le loro previsioni sui prezzi per il quinto mese consecutivo. Nel sondaggio del mese scorso, la domanda di petrolio cinese più debole e le scorte elevate a livello globale hanno spinto economisti e analisti a tagliare le loro stime sui prezzi del petrolio per quest’anno. (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altri media

Con l'allargamento del conflitto in Medio Oriente, che ha visto prima l'invasione delle truppe israeliane in Libano e poi il diretto coinvolgimento dell'Iran, il prezzo del greggio è tornato a correre come non accadeva da … (L'HuffPost)

Immediata reazione delle quotazioni petrolifere all’attacco missilistico lanciato dall’Iran contro Israele. A New York un barile di greggio viene scambiato a 71,6 dollari al barile, in rialzo del 5%. Sino a prima degli attacchi il greggio era rimasto sostanzialmente stabile intorno ai 68,6 dollari. (Il Fatto Quotidiano)

Nella vigilia, secondo le anticipazioni dell'American Petroleum Institute (Api), le scorte Usa sono scese di 1,45 miliardi di barili mentre per oggi è atteso un calo di 1,9 miliardi secondo l'Energy Information Administration (Eia). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Petrolio, perché i prezzi sono in calo ai minimi da 3 anni? La svolta dell'Arabia Saudita e le mosse della Libia

Prezzo del petrolio in aumento con la crescita della tensione in Medio Oriente: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 71,05 dollari al barile con un avanzamento dell'1,75% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 74,71 dollari al barile con una crescita dell'1,56%. (Tiscali Notizie)

Torna l’incubo guerra sui mercati internazionali dopo che il governo israeliano ha promesso una risposta severa al lancio di missili da parte dell’Iran verso Tel Aviv, lasciando il Medio Oriente in preda al timore sempre più concreto di un’escalation di tensione tra i due nemici di sempre. (Wall Street Italia)

Il Brent perde invece lo 0,31% a 71,38 dollari. A spingere al ribasso i prezzi è la possibilità che l’Arabia Saudita abbandoni l’obiettivo del prezzo a 100 dollari al barile in vista di un aumento della produzione. (Corriere della Sera)