I miei anni con i disturbi alimentari, la storia di Viola: «Il cibo era la mia ossessione, contavo sempre le calorie»

Se il polso si riesce a stringere tra due dita, va bene. Se il braccio è piccolo tanto da sembrare una linea sottile, ancora meglio. Poi ci sono le costole, da toccare e accarezzare. Si vedono? Benissimo. Le anche sporgono? Che bello. Sono questi i pensieri di chi ha vissuto o vive un disturbo alimentare. A qualcuno potrà sembrare un’esagerazione: mangiale due cose, su, non fare così, dicono i più. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Anoressia, bulimia nervosa, binge eating e le problematiche della nutrizione rappresentano la seconda causa di morte negli adolescenti, dopo gli incidenti stradali, e la loro comparsa precoce nei giovani è attestata già intorno ai 10 e 13 anni, età in cui ancora molti servizi non possono accoglierli. (Lunanotizie)

Quale quadro emerge dalla mappa aggiornata dei Centri dedicati ai disturbi alimentari in Italia, presentata ieri a Roma (ne abbiamo parlato , ndr)?«Possiamo dire che manca tutto — commenta Stefano Erzegovesi, psichiatra, nutrizionista, esperto in nutrizione preventiva e disturbi alimentari —: ambulatori multidisciplinari, servizi diurni (tipo day hospital), posti letto per ricoveri e strutture residenziali di tipo comunitario, cioè tutti i quattro livelli di assistenza necessari». (Corriere della Sera)

Disturbi dell'alimentazione, medici e studiosi a Udine per il congresso nazionale del Sipa (Il Messaggero Veneto)

Disturbi alimentari, le cure e gli ostacoli: in Italia solo 132 centri e 48 associazioni

Ma quanto sono magro! Non solo anoressia, non solo bulimia. Le famiglie e gli esperti di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono ora alle prese con la vigoressia (o bigoressia oppure reverse anorexia), una sorta di anoressia all’inverso per cui un numero crescente di adolescenti e anche di adulti, soprattutto di sesso maschile, è in preda a comportamenti quasi ossessivi che scaturiscono dall’immagine alterata del proprio corpo che ai loro occhi appare troppo magro o troppo poco muscoloso. (Orizzonte Scuola)

Una rete fondamentale, ma purtroppo ancora del tutto insufficiente in Italia, quella per la presa in carico e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna). (Corriere Roma)

Stanlio e Ollio, uno troppo grasso, l’altro troppo magro: le comiche disavventure dell’allegra accoppiata ci hanno intrattenuto per decenni, ma difficilmente avremmo pensato che Laurel e Hardy potessero un giorno diventare un modello della popolazione. (Quotidiano del Sud)