Cina, 'difenderemo le nostre aziende dopo dazi Ue su e - car'
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Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi Ue sulle e - car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altre fonti
Il settore automotive in panne nella riconversione all’elettrico getta un’ombra pesante sulla ripresa dell’industria europea (e offusca le previsioni di crescita di quella americana) proprio mentre la Commissione Ue tira dritto e individua in Pechino un co-responsabile del malessere generale, facendo scattare in via definitiva i nuovi dazi fino al 35,3% per colpire le vetture a batteria a basso costo “made in China”. (ilmessaggero.it)
Questa misura, definita da molti sorprendente per la sua rapidità, è il risultato di un’indagine antidumping avviata per contrastare le pratiche commerciali ritenute sleali da parte di alcuni produttori cinesi. (Giornale La Voce)
SAIC: 35,3% Il 29 ottobre 2024, la Commissione europea ha concluso la sua inchiesta “anti-sussidi” sui veicoli elettrici prodotti in Cina importati nel mercato comunitario imponendo sugli stessi i seguenti dazi addizionali compensativi, che si sommano a quelli già in vigore, del 10 per cento: (Contropiano)
– La Commissione europea ha adottato, oggi a Bruxelles, il suo regolamento di esecuzione che impone dazi compensativi anti-sovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina per un periodo di cinque anni. (Agenzia askanews)
Le tariffe aggiuntive vanno dal 7,8 a 35,3 per cento. I dazi entrano in vigore dal 31 ottobre. (Vaielettrico.it)
«La Cina non è d'accordo o non accetta la decisione e ha presentato un reclamo ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto», l'Organizzazione mondiale del commercio, ha indicato oggi un portavoce del ministero del commercio citato in un comunicato. (Corriere del Ticino)