Cina, 'difenderemo le nostre aziende dopo dazi Ue su e - car'

Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi Ue sulle e - car made in China a chiusura delle indagini antisovvenzioni che hanno rimarcato criticità a carico delle case... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ne parlano anche altre fonti

Il settore automotive in panne nella riconversione all’elettrico getta un’ombra pesante sulla ripresa dell’industria europea (e offusca le previsioni di crescita di quella americana) proprio mentre la Commissione Ue tira dritto e individua in Pechino un co-responsabile del malessere generale, facendo scattare in via definitiva i nuovi dazi fino al 35,3% per colpire le vetture a batteria a basso costo “made in China”. (ilmessaggero.it)

Pechino «adotterà tutte le misure necessarie per proteggere con fermezza i legittimi diritti e interessi delle sue aziende», pur prendendo atto che l'UE continuerà le «consultazioni con la Cina sul piano di impegno sui prezzi». (Corriere del Ticino)

I dazi entrano in vigore dal 31 ottobre. La Commissione europea ha approvato in via definitiva i dazi sulle importazioni di auto dalla Cina. (Vaielettrico.it)

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Questo intervento mira a controbilanciare quello che è considerato un vantaggio non equo delle aziende cinesi, derivante da sostanziosi sussidi statali, che ha scatenato un acceso dibattito tra gli operatori europei del settore. (Nicola Porro)

Geely: 18,8% BYD: 17,0% (Contropiano)

Questa misura, definita da molti sorprendente per la sua rapidità, è il risultato di un’indagine antidumping avviata per contrastare le pratiche commerciali ritenute sleali da parte di alcuni produttori cinesi. (Giornale La Voce)