Venezia 81, giorno 7. Queer è grande cinema Meglio Malgorod di Harvest

Arriva Luca Guadagnino, terzo film “italiano” in corsa per il Leone, ed è, com’era prevedibile, il più quotato tra i nostri ad andare a premio, forse non il Leone, ma un riconoscimento importante sì. Portare William S. Burroughs sullo schermo è un’impresa rischiosa, lo sa bene anche Cronenberg, per dire uno che scarso non è. Tradurre in immagini atmosfere lisergiche, situazioni oniriche, parole in totale libertà richiede una padronanza stilistica, una coerenza (anti)narrativa, una continua decostruzione allucinatoria: Guadagnino se ne fa carico e con “Queer”, il suo film più personale e più ambizioso, in realtà riformula, condensa, espande il suo cinema, portando i temi cruciali, a cominciare dalla presenza/assenza dei corpi, in un irrequieto stazionamento, dentro immagini che cercano costantemente una dimensione percettiva, che alimenti una voglia di fuga. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Venezia, 4 set. - Ha diviso la critica "Queer", l'attesissimo film di Luca Guadagnino tratto dal romanzo omonimo di Burroughs presentato in concorso alla Mostra di Venezia. Protagonista Daniel Craig nel ruolo di William Lee, alter ego di William Burroughs, americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. (Il Sole 24 ORE)

Burroughs avevo 17 anni, quel romanzo ha segnato la mia adolescenza, ne ho cercato i diritti per anni, poi ho avuto la fortuna di lavorare con Justin Kuritzkes in Challengers e parlare di nuovo del romanzo con lui". (MYmovies.it)

James Bond da sciupafemmine a queer? Il regista Luca Guadagnino un po' si è seccato, ma la domanda doveva metterla in conto. Ossia: 007 potrebbe essere gay? «E dai, comportiamoci da adulti, nessuno conosce i desideri di James Bond, l'unica cosa che conta è che porti a termine le sue missioni». (ilgazzettino.it)

Daniel Craig, Drew Starkey, Omar Apollo, Lesley Manville: l'incredibile prova del cast di "Queer"

Un film che parte dall’ispirazione letteraria del romanzo di William S. Burroughs e che contiene, come nello stile del regista siciliano, molti riferimenti all’adolescenza e al periodo in cui è più difficile essere interamente se stessi. (leggo.it)

, un cinquantenne americano (Daniel Craig) si trasferisce a Città del Messico e vive la sua vita pressoché in solitudine, circondato solo dal gruppo ristretto di statunitensi che conosce. (Cosmopolitan)

Quella in cui musica, scenografia, costumi, attori, funzionano talmente Il film, viaggio erotico-allucinante nella disperazione di Lee, perso a Città del Messico tra alcol, droga e sesso, ha lo smalto della grande opera. (Io Donna)